Let’s go, una festa per guardare avanti con il Punto Ronda

Grandi festeggiamenti per il primo compleanno del Centro diurno “Punto Ronda”: Let’s go verso il futuro.
Ronda della Carità e Solidarietà Onlus dal 1998 si rivolge agli adulti presenti sul territorio cittadino che, a prescindere dal sesso, dalla provenienza e dalla religione, si trovano a vivere senza dimora o in situazioni di povertà estrema. Con continuità, serietà e competenza, l’Associazione offre aiuto e accoglienza, ascolto e accompagnamento nella ricostruzione delle relazioni sociali degli utenti, incoraggiando la loro volontà di creare un nuovo percorso di vita. I servizi messi a disposizione sono: monitoraggio del bisogno e la distribuzione di beni di prima necessità – attraverso l’unità serale, orientamento e accompagnamento ai servizi – attraverso l’educativa di strada, Centro diurno “Punto Ronda”, dove le persone vengono ospitate per prendersi cura di sé e per avviare un reinserimento sociale e lavorativo.
Let’s go – una festa per guardare avanti: le immagini di un film illustrano le vite incontrate per strada. Si tratta di un film documentario di Antonietta De Lillo per festeggiare il primo anno di vita del Centro diurno “Punto Ronda”.
“In un anno di lavoro sono emerse dinamiche e vuoti di servizio sui quali riflettere per migliorare, con l’obiettivo di avere sempre al centro le persone senza dimora che iniziano un percorso personalizzato che ha bisogno di sostegno e sbocchi concreti, ma che deve essere accompagnato con il massimo di professionalità in tutto il suo svolgersi, anche dopo l’auspicato reinserimento, perché la fragilità non finisce il primo giorno di lavoro.”
I progetto ha potuto vedere la luce anche grasie al supporto del Consiglio di Zona 3, del suo Presidente Renato Sacristani e della Presidente della Commissione Politiche Sociali Alessandra Naso.
L’emarginazione non è un problema di ordine pubblico e non lo diventa se si guardano le persone negli occhi ritrovando la propria stessa dignità: “Let’s go” della regista Antonietta De Lillo è stato presentato al 32° Torino Film Festival nell’ambito della sezione Diritti. E’ la storia di Luca Musella, fotografo affermato che negli anni Ottanta raggiunge l’apice della carriera, ma che a causa di investimenti sbagliati, complice il periodo di crisi, torna a Milano certo di trovare lavoro e finisce quasi per strada. Un’esperienza emblematica, simile a quelle delle persone che incontriamo in strada la sera e che ospitiamo al Centro diurno “Punto Ronda”.
L’appuntamento è quindi per sabato 11 aprile 2015 alle ore 20.30 presso l’Auditorium di via Valvassori Peroni, 56: presenti in sala la regista, Antonietta De Lillo e il protagonista del film, Luca Musella. Al termine della proiezione si terrà un breve dibattito sulla vita dei senza dimora con la possibilità di dialogare con alcuni utenti del Centro diurno, con volontari e operatori dell’Associazione. L’ingresso è gratuito a offerta libera.
Per chi non lo conoscesse Luca Musella è stato un fotografo di un certo successo, nella Milano degli anni Ottanta: le sue istantanee hanno illustrato le copertine de L’Espresso, di Sette e di altre riviste italiane e straniere.
Antonietta De Lillo racconta i problemi di un uomo che, nel 2013 e a oltre quarant’anni, si ritrova a mani vuote, per mostrare come sia facile scivolare via e ritrovarsi in uno scantinato con un Mac gigante che gli serve per gestire il poco lavoro che trova attinente alle sue qualifiche, ai margini di quella stessa società che prima ha vissuto da protagonista.
Il racconto è colto e raffinato e scorre senza sentimentalismi. Il pregio del film è che la regista De Lillo riesce a rompere il silenzio su una situazione che riguarda ormai moltissimi italiani di buona estrazione sociale: le difficoltà e la perdita di status sono aspetti di cui ci si vergogna, soprattutto se si è vissuti considerando l’etica del vincente strettamente legata alla produttività e allo status sociale stesso.
Un film non solo da vedere per piacere personale, ma anche per “piacere” sociale.
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