Love, l’Amore ai tempi dello streaming

L’Amore non si preoccupa del trascorrere del tempo e lo streaming video nemmeno. Ho avuto la conferma di entrambe le cose qualche giorno fa, quando mi sono distrattamente dedicato a Love, la nuova serie TV ideata e prodotta da Netflix che ha debuttato (piuttosto in sordina a dire la verità) qualche giorno dopo San Valentino.
La ho notata per caso tra le nuove proposte e, come spesso accade quando meno te lo aspetti, non sono riuscito a staccarmi dalla TV fino a quando non ho visto l’ultimo episodio.
Gus e Mickey non sono esattamente il prototipo di due trend setter, anzi – a dirla tutta – sono piuttosto sfigati. Lui è il classico “nerd” con gli occhiali e il fisico scheletrico che dice sempre la cosa sbagliata nel momento peggiore possibile, lei è una mezza drogata che gira in ciabatte da piscina e calzini corti combinando un casino dietro l’altro. Entrambi si trovano in una relazione con la “r” decisamente minuscola: lui convive con una ragazza ossessivo-compulsiva che di fatto non lo ama, mentre lei con un cretino quasi-quarantenne che non riesce a mettere insieme i pezzi della sua vita e ha bisogno della mamma pure per comprare un paio di pantaloni.
Naturalmente, entrambe le relazioni durano il tempo di mezzo episodio pilota ed in un battibaleno i nostri protagonisti, neo-single e un po’ tristi, s’incontrano in un seven eleven dove Gus (Paul Rust) offrirà più o meno volontariamente un caffè a Mickey (Gillian Jacobs).
Il bello dell’Amore è che, spesso, ti coglie con la guardia abbassata e ti rapisce in un momento in cui nemmeno te ne accorgi, ed è esattamente così che Gus – prototipo dello “Yes man” – prova qualcosa di strano nel vedere quella ragazza, e accetta di seguirla fino a casa per recuperare i dieci dollari che le ha prestato. Il lieto fine sembra scontato, ma di cose ne succederanno tantissime in questa prima stagione, portando i nostri eroi ad avvicinarsi ed allontanarsi in un modo che ciascuno di noi ha probabilmente vissuto in prima persona nella propria vita. Sarà proprio il tempo, di cui l’Amore non ha rispetto ma a cui – spesso – deve tutto, a dire la verità sulle relazioni vecchie e nuove raccontate in questa commedia fresca e divertente.
Ho riso amaramente (dal momento che mi ci sono rivisto) quando Gus, appena recuperato la scatolone con tutta la sua collezione di film da casa della sua ex, si lamenta di come cresciamo tutti con aspettative d’Amore sbagliate proprio per colpa di Hollywood e getta via tutti quei DVD (anzi, Blue Ray con contenuti speciali, come sottolinea lui stesso) pieni di bugie che non causano altro che sofferenza. Ho, invece, riso sguaiatamente quando Mickey, ad una festa dove si ritrova accidentalmente in compagnia di due suoi ex-fidanzati, ne ringrazia uno per aver difeso il suo onore picchiando l’altro, sebbene sia proprio il vincitore ad averle dato della “zoccola” scatenando la rissa!
Entrambe le scene le trovate nel trailer (su schermo fanno molto più ridere che raccontate).
Prima stagione da dieci episodi di circa quaranta minuti ciascuno (forse un po’ troppo per una commedia a voler fare i pignoli), seconda stagione da dodici episodi già commissionata e prevista per l’anno prossimo. Siamo di fronte ad uno show che, sebbene realizzato con un budget limitato, merita certamente di essere guardato, se non altro per le meravigliose performance dei due protagonisti Paul Rust e Gillian Jacobs (che personalmente ho adorato) e di Claudia O’Doherty, che interpreta Bertie, la coinquilina australiana di Mickey un po’ svampita e in cerca d’Amore (ovviamente). Forse lo troverà nella seconda stagione di Love? Chi lo sa. Dovremo (e dovrà) aspettare un bel po’ di tempo per scoprirlo. Nel frattempo, noi persone del mondo reale facciamo bene attenzione, perché – qua fuori – per innamorarsi basta praticamente un istante.
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