Maldini: “Sì al Milan solo se avrò autonomia”
Paolo Maldini e il Milan, un matrimonio che avrebbe potuto rinnovarsi attraverso la futura nuova proprietà cinese del club rossonero, ma che rischia ancora una volta di rimanere lettera morta.
A incontrare la leggendaria ‘bandiera’ rossonera sarebbe stato Marco Fassone, indicato da Sino-Europe Sports come il direttore generale in pectore del club milanese. Anzi, gli incontri fra i due sarebbero stati diversi. Nei meeting sarebbe emersa una proposta di condivisione nella gestione dell’area tecnica con il nuovo direttore sportivo, Massimiliano Mirabelli, e lo stesso Fassone.
La distanza frale parti rimane però abbastanza ampia e anzi, una dichiarazione di Maldini a SkySport24 pone nuovi sul futuro della trattativa. Fra l’altro, Maldini sottolinea: “Con Fassone ci siamo incontrati a casa mia. Mi è stato detto che l’obiettivo è quello di riportare il Milan in cinque anni fra i top club del mondo. Però devo capire le idee della società e devo sentirmelo dire da loro. Non sono io ad avere cercato il Milan, sono loro ad avere cercato me. E’ una questione di principio e di giustizia. Si è detto di una mia richiesta elevata a livello economico. Non ho fatto alcuna richiesta in tal senso. Ho richiesto solo di poter prendere delle decisioni in autonomia. Si dice che abbia dato una risposta negativa. Al momento non sono d’accordo con il ruolo che mi è stato prospettato”.
Insomma, Maldini non chiude la porta, ma la socchiude, in attesa di un prossimo incontro con Fassone, che cercherà in qualche modo di venire incontro ai ‘desiderata’ dell’ex capitano milanista.
Maldini si trovava fin dall’inizio in cima agli obiettivi della cordata cinese, ed era stato anche il primo contattato, ma sia lui, come anche Billy Costacurta e Demetrio Albertini, avevano avuto parole critiche anche sulla presenza di ex interisti all’interno della nuova ‘nomenklatura’ rossonera, riferendosi direttamente a Fassone e Mirabelli.
Se Maldini dovesse rifiutare, la scelta potrebbe ricadere su un altro ex capitano rossonero, Massimo Ambrosini.
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