Marco Munari, un elfo tra i fiori

Forse i bambini non si troveranno sotto i cavoli, ma i matrimoni si possono celebrare in mezzo alle verdure, parola di Marco Munari, flower designer.
Marco inizia la sua carriera lavorativa in tutt’altro modo, ma il destino evidentemente ha in serbo per lui un’opzione differente.
Frequenta l’istituto alberghiero, per seguire le orme del papà, e fa tutta la gavetta: da lavapiatti a direttore operativo e coordinatore di un’azienda di catering. 4500 pasti al giorno, 60 persone di staff: la carriera è avviata. Sette anni dopo la sua vita subisce uno scossone: viene a mancare il papà e Marco e la mamma – francese di nascita – si trasferiscono a Nizza. Marco abbandona il lavoro e la carriera e inizia a frequentare il mercato dei fiori di Nizza dove impara l’arte del flower design, il significato dei fiori, le composizioni e tutto quello che gira intorno a questo mondo. Continua con la sua nuova vita per quattro anni, quando decide di tornare in Italia con un’esperienza in più e la voglia di unire le due passioni (cucina e fiori) in un lavoro. Non è così, non subito. Marco Munari rileva un chiosco di fronte al cimitero e deve ricominciare ad imparare tutto. “In Italia c’è una diversa cultura del bello: deve essere tutto tanto e non ci deve essere molto verde nelle composizioni”. Inizia anche un percorso di informazione interessante: la sera e il lunedì frequenta corsi di flower designer, wedding planner, vetrinista, tutto quello che in qualche modo ha a che fare con l’arte del dettaglio.
Come univi la passione per la cucina a quella per i fiori, inizialmente? “ La mise en place è un’arte, la composizione floreale anche. Ricerchi il bello, segui la passione: Se ce l’hai nel sangue ogni cosa diventa arte”. Comincia pian piano a farsi largo l’idea che il punto d’unione tra fiori e cucina è l’evento, approfondisce la cultura del matrimonio. Nel 2008 apre un negozio di fiori a Pienate e continua per la sua strada. Ma il destino è di nuovo in agguato, di nuovo in maniera violenta e perentoria. Nel 2009 un tumore al cervello costringe Marco a 65 giorni di ospedale. Deve chiudere le sue attività, vendere tutto e dedicarsi alle terapie. Perde le concessioni, la clientela. Si ricomincia. Nel 2010 trova un concorso di poesia su Facebook e decide di partecipare, non vince ma l’occasione gli apre le porte dei “salotti buoni” milanesi. Inizia ad occuparsi degli allestimenti floreali di cene, feste, eventi; collabora con aziende, teatri, location; arrivano le prime spose. Condivide la teoria del km 0 e stabilisce collaborazioni con altri fioristi ai quali appoggiarsi per le cerimonie distanti dalla sua residenza, si sparge la voce e il lavoro ricomincia a girare. Nel 2012 celebra il primo matrimonio pagano. Celebra, sì, perché Marco Munari, nel frattempo, non tralascia la passione per le religioni antiche, forse ereditato dalla trisavola gitana, durante le varie fasi del suo percorso entra in contatto con comunità religiose pagane come esperto di allestimento e significato dei fiori. Inizia una nuova avventura, Marco affianca al lavoro di flower designer per eventi e cerimonie la responsabilità di organizzare e a volte celebrare matrimoni celtici, pagani, steampunk. Ed è così che crea il suo stile personalissimo ed affianca alle composizioni più classiche allestimenti con sola verdura, con cavoli a forma di rosa, con carta di giornale al posto del tulle, con un tocco di originalità ad ogni occasione. “Il punto è che il fiore ha un carattere, ed è quello che emerge durante l’evento. Quando incontro persone che mi chiedono un allestimento ascolto sempre quello che dicono ma soprattutto quello che non dicono, il carattere del fiore deve rispecchiare la persona, la personalità, il momento. Il fiore è un gesto d’amore, va declinato, esaltato e sarà sempre l’emanazione di un tuo sentimento”
Ricapitolando: parli con i fiori, celebri matrimoni pagani, dai un occhio alla mise en place, senza smettere di seguire in maniera quasi maniacale le regole del galateo. Come intitolo questa intervista? “Marco Munari, un elfo tra i fiori.”
Marco Munari è raggiungibile al seguente indirizzo: florartistmunarimarco.blogspot.it, e-mail munarimarco@live.it
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