Meningite: donna morta a Milano, grave una bimba di 7 mesi

La donna era stata ricoverata due giorni fa per meningite. La piccola invece si trova al Buzzi. I due casi non sono correlati, in entrambi è stata attivata la profilassi
Una donna di 49 anni ha perso la vita a notte scorsa. Era stata ricoverata due giorni prima per meningite, ma i medici non hanno potuto salvarla. Grave anche una bambina di 7 mesi. Questi i due nuovi casi di ricovero per meningite, casi che non sono però correlati tra loro.
La donna, era residente a Trucazzano ma lavorava per un’azienda in provincia di Monza e Brianza. Era stata ricoverata il 14 febbraio scorso all’ospedale San Raffaele di Milano dove è deceduta nella notte tra mercoledì e giovedì, per una sepsi da meningite. La bambina, invece, ha 7 mesi ed è risultata non essere stata sottoposta ai vaccini indicati per la sua età.
La piccola è attualmente ricoverata presso la struttura ospedaliera pediatrica Buzzi di Milano, in condizioni molto gravi. Questo, risulta essere il terzo caso di ricovero per meningite in pochi giorni, se si considera anche la morte della professoressa 54enne avvenuta nei giorni scorsi.
Riguardo il decesso della donna 49enne, l’assessore di regione Lombardia al Welfare Giulio Gallera si è così espresso: “Ancora non sappiamo quale ceppo di meningococco abbia causato la morte, gli esami sono ancora in corso. Il personale del Servizio di igiene pubblica dell’azienda sanitaria Città Metropolitana di Milano sta mettendo in atto tutti gli interventi di profilassi necessari in stretta collaborazione con Ats Brianza”.
La profilassi antibiotica prevista, in casi come questi, per i contatti stretti della paziente, è già stata avviata: a essere sottoposti alla terapia sono già stati 4 familiari e 12 conoscenti della donna. A questi si aggiungeranno altre 60 persone, “individuati come contatti stretti. Siamo in attesa degli esiti dell’indagine epidemiologica per procedere ad un eventuale ampliamento dei contatti da sottoporre a profilassi”, ha aggiunto Gallera.
Diverso invece il caso della piccola ricoverata per meningite, che è anche risultata non essere iscritta al servizio sanitario regionale, “Si tratta di una famiglia di nazionalità romena che vive in un appartamento, nella quale non sono emerse evidenti situazioni di trascuratezza ma di fragilità sociale”, fanno sapere da regione Lombardia, “non frequentava una comunità” , motivo per il quale la procedura di profilassi verrà attivata solo per i genitori.
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