Messico: nel blu con gli squali balena
“Fin da piccolo ti insegnano che gli squali sono pericolosi. Che non bisogna avventurarsi troppo lontano nell’oceano perché è rischioso incontrarli. Ma poi arriva un giorno in cui guardi con i tuoi occhi ciò che ti hanno insegnato a temere per tutta la vita…ed è perfetto. Non vuole farti del male ed è la cosa più bella che tu abbia mai visto. All’improvviso, tutto il tuo mondo cambia”.
Queste sono le parole di Rob Stewart, esperto biologo marino, documentarista e appassionato attivista nella lotta per la conservazione degli squali, scomparso purtroppo a inizio anno.
Nessuna parola descrive in modo migliore la mia esperienza con gli squali balena. La mia più grande paura trasformata in una delle emozioni più belle di tutta la vita. Trovato il coraggio di tuffarsi, la voglia di nuotare circondati da questi animali non si esaurisce mai. E nuotare a fianco di uno squalo è un’esperienza che non si dimentica più…
Lo squalo balena è il pesce più grande al mondo, superando spesso i 10 metri di lunghezza e sebbene faccia parte della famiglia degli squali, è una creatura del tutto innocua per l’uomo. Una sorta di gigante gentile. A differenza degli altri rami della sua famiglia, infatti, si nutre unicamente di plancton e di altri pesci di piccole dimensioni.
È proprio il plancton il motivo che lo porta in Messico nel periodo che va tra inizio giugno e metà settembre. In quanto animale migratorio infatti, segue il percorso del plancton, il quale subisce a sua volta l’influsso delle stagioni.
Ci sono pochissimi posti al mondo in cui si può nuotare con gli squali balena e uno di questi è il Messico. Anzi, più precisamente Isla Hollbox e Isla Contoy, due piccole isole a largo della penisola dello Yucatan.
Per questa escursione bisogna affidarsi obbligatoriamente ad un’agenzia ( a Playa del Carmen e Cancun c’è l’imbarazzo della scelta) o all’albergo in cui si alloggia. Dura in totale circa 8 ore, ci si immerge in coppia per più volte e il costo varia tra i 100 e i 130 Euro. Una cifra piuttosto alta, è vero. Ma l’emozione che si prova ripaga fino all’ultimo centesimo. Se ci si trova in Messico tra inizio giugno e metà settembre, come si fa a non mettere in programma un’avventura del genere?
Gli squali balena nuotano molto velocemente e stargli dietro è praticamente impossibile, se non per qualche secondo. Il modo migliore per immergersi con loro è noleggiare le mute da sub. Spesso sulle barche che organizzano i tour vengono consegnati i giubbotti salvagente. Questi però impediscono di andare sott’acqua e limitano nei movimenti. Con le mute invece si è liberi di scendere e risalire e seguire gli squali praticamente ovunque.
Ciliegina sulla torta! Il tour termina con una sosta a largo di Playa Norte a Isla Mujeres. La conoscete? Questa spiaggia nel cuore dei Caraibi è considerata spesso tra le 10 spiagge più belle al mondo. E come dargli torto?
Si pranza sulla barca a base di pesce, con davanti uno di quegli scenari in cui si sogna di essere nelle lunghe giornate d’inverno. E in realtà anche adesso…
Nel tragitto di ritorno, la mia mente torna sotto l’acqua. Trovarsi in un mondo dipinto di blu, circondati da queste creature giganti è qualcosa che ti toglie il respiro. All’improvviso la paura per il mare aperto, per gli squali e la profondità svaniscono e lasciano il posto alla meraviglia.
Aveva ragione il caro Rob Stewart, qui sotto il mondo è davvero perfetto…
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