Milan, 25 minuti di Bacca fanno la differenza

Bastano poco più di venti minuti di gioco per Carlos Bacca per regalare al Milan una faticosa vittoria esterna per 1-0 sul campo della Sampdoria nell’anticipo della quarta giornata di Serie A.
E’ stata una partita brutta a dire poco, che ha messo in evidenza tutti i limiti attuali (e probabilmente futuri) della squadra di Vincenzo Montella, le cui strigliate dopo il ko interno con l’Udinese pare non abbiano sortito effetti su un gruppo che, anche nei suoi uomini cosiddetti migliori (Bonaventura, Suso e Niang), non è parso in gran serata.
Asfittico e privo di spunti l’esordiente Lapadula, a parte un tiraccio alto sulla traversa da discreta posizione, il Milan del primo tempo non è pervenuto, soggiogato dal dinamismo di una modesta Sampdoria, che però, di fronte all’arrendevolezza e alla poca concentrazione rossonera, ha avuto buon gioco nel dominare il campo.
Nella ripresa la situazione non cambia, tanto che, in preda alla disperazione, Montella sostituisce uno dei nuovi acquisti, Sosa, con il giovanissimo Locatelli, acerbo ma deciso. L’inerzia della gara lentamente cambia verso, prima Suso e poi Bacca si conquistano due calci di rigore che però non vengono assegnati dall’arbitro Irrati (clamoroso soprattutto il secondo), ma è negli ultimi venticinque minuti, con l’ingresso del colombiano, che i milanisti prendono il comando del gioco. Dapprima le due squadre colgono un palo a testa: comincia il Milan con Bacca, ed è bravo a fare la differenza Viviano, che tocca il pallone quanto basta per spedirlo sul legno. Azione a specchio dall’altra parte, con Muriel che trova le dita di Donnarumma e quindi il palo. Ancora Bacca dimostra di poter fare la differenza quando sfiora un pallone che, se non ci fosse stato il piedino del difensore, sarebbe potuto essere pericolosissimo e infine all’85’, quando raccoglie un perfetto assist di Suso (favorito da un clamoroso svarione di Skriniar) e insacca il pallone con un diagonale di destro.
La partita non offre altri sussulti, a parte un recupero di quattro minuti trasformato dal mediocre arbitro in addirittura sette, aumentando la sofferenza dei tifosi del Diavolo, sgonfiatasi al triplice fischio. Il Milan per la prima volta in campionato non subisce reti, ma la strada da fare per raggiungere un livello di gioco accettabile rimane ancora lunga, e non potrà sempre filare così liscia come sullo sdrucciolevole campo di Marassi.
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