Milano, Referendum su Navigli, Area C e verde pubblico: Parte la raccolta firme

I cittadini milanesi, da questo week-end, saranno chiamati a partecipare all’iniziativa popolare referendaria propositiva e vincolante promossa dal comitato MilanoSiMuove. L’obiettivo della mobilitazione: raccogliere 15 mila firme. I quesiti referendari lanciati dell’associazione che si batte per la qualità dell’ambiente e la mobilità sostenibile sono i seguenti:
Alloggi sociali: La messa a disposizione di 25.000 nuovi alloggi in edilizia sociale senza consumo di suolo, riconvertendo o ricostruendo immobili oggi inutilizzati, con la contestuale riqualificazione anche energetica delle case popolari esistenti e il ripristino di condizioni di sicurezza e legalità.
Navigli: La riapertura dei Navigli.
Mobilità: Lo sviluppo di un piano integrato di misure per la mobilità sostenibile, con l’allargamento di Area C, una zona a basse emissioni su tutto il territorio del Comune con divieto di circolazione ai veicoli diesel e ai motorini a 2 tempi, nuove aree pedonali e percorsi ciclabili, la linea 6 della metro, una circle line ferroviaria e l’eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali.
Verde pubblico: Una città più verde, con la realizzazione del progetto dei Raggi Verdi, il raddoppio degli spazi verdi e degli alberi e la destinazione a parco pubblico di almeno il 50% dei grandi interventi di trasformazione urbanistica.
Hanno dichiarato Edoardo Croci e Marco Cappato rispettivamente Presidente e Segretario di MilanoSiMuove:
“Da oggi proponiamo ai cittadini una nuova mobilitazione per far avanzare progetti concreti per migliorare l’ambiente e la qualità della vita a Milano. I precedenti 5 referendum hanno consentito passi in avanti importanti, ma il disegno complessivo è stato solo in parte realizzato da questa amministrazione. Solo grazie ai cittadini si può compiere il salto di qualità necessario. I nuovi referendum chiedono non solo il completamento del programma complessivo, ma anche nuovi avanzamenti. Questa volta, i 4 nuovi referendum non sono solo consultivi, ma propositivi e vincolanti in base alle innovazioni dello statuto del Comune. Per finanziare il grande piano di investimenti e miglioramento dei servizi proponiamo di privatizzare le società comunali, a partire da SEA, A2A e Milano Serravalle, facendo ricadere i benefici sui milanesi”.
Il sito del quotidiano La Repubblica ha lanciato un sondaggio per domandare ai lettori se approvassero la riapertura dei Navigli. 9 lettori su 10 si sono espressi a favore della riapertura.
“Firmando per i 4 referendum – dicono in occasione dell’apertura della campagna della raccolta delle firme, Edoardo Croci e Marco Cappato – i milanesi hanno l’opportunità per dare un contributo forte e diretto al miglioramento della qualità della vita attraverso un grande investimento duraturo in infrastrutture e servizi a favore dell’ambiente, della mobilità sostenibile e dell’edilizia sociale. Nonostante tutti ripetano che la cosa più importante sono i programmi, i partiti sono invece concentrati su nomi e schieramenti per le elezioni”, affermano. E, al di là dell’istanza ambientalista ed ecologista dell’iniziativa, hanno sottolineato la centralità della consultazione referendaria come strumento di partecipazione politica diretta ed esercizio attivo della sovranità democratica:
“I referendum sono lo strumento civico perché le idee e le proposte tornino al centro al dibattito pubblico e quello per andare avanti nel processo di trasformazione urbana che i cittadini hanno chiesto con i primi 5 referendum del 2011. I risultati positivi che ci sono stati con Ecopass e Area C vanno allargati a tutta la città. La Darsena ritrovata deve essere il primo passo per la riapertura dei Navigli – sottolineano – è ora di pensare al post Expo non solo per il sito, ma per la trasformazione sostenibile dell’intera città”.
L’esito del voto sarà vincolante per l’amministrazione comunale, grazie alle recenti innovazioni dello statuto comunale.
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A suo tempo i commercianti avevano raccolto tonnellate di firme contro l’area C.
La riapertura dei navigli è un lavoro più micidiale di tante grandi opere, ma sbandierato con le parole d’ordine della sostenibilità. Milano città d’acqua fa il paio con la Roma imperiale di Mussolini
Non scaviamoci la Fossa… interna