Montella primo colpevole del Milan, cambiare per ripartire

Vincenzo Montella via, subito, prima che sia ormai troppo tardi, anche se è già troppo tardi, con distanze di punti e di gioco incolmabili dalle prime della classe, quelle che, negli obiettivi stagionali, avrebbero dovuto essere le principali ‘competitor’ del Milan nella caccia a un posto nella prossima Champions League.
“Uno di noi”, potrebbe essere lo slogan applicato bonariamente al tecnico napoletano che ha confessato di essere da sempre un grande tifoso della società milanista. E in effetti ‘ognuno di noi’ potrebbe fare non peggio di quanto Montella ha realizzato dalla panchina rossonera. Ormai si sono formati i partiti del ‘pro’ e del ‘contro’ l’alllenatore, e i tanti che provano ad assolverlo hanno messo in primis sul banco degli imputati la coppia societaria Fassone-Mirabelli, la stessa che gli ‘esperti’ avevano esaltato definendola ‘regina del mercato’ ad agosto. Certo è che, o il Milan si è trovato improvvisamente la più grande serie di bidoni mai comperati in una sola sessione di calciomercato (valore complessivo circa 250 milioni di euro), oppure c’è qualcos’altro che non va.
La confusione regna ovunque, a cominciare dalla porta, con l’addio annunciato e poi rientrato di Donnarumma, attraverso una scelta di finta fermezza da parte del club, che alla fine ha portato alla firma del contratto da parte del fratello di Donnarumma (senior), considerato quello ‘scarso’ ma pure lui pagato a peso d’oro pur di fare felice babbo, mamma e procuratore ‘all made in Napoli’. E se l’ingresso di Bonucci in difesa con tanto di fascia di capitano ha infastidito più di qualcuno della ‘vecchia guardia’, faceva rimanere allibiti la lentezza con cui si arrivava alla conclusione dell’acquisto della punta, scartando tutti i possibili (e quotati) principali candidati fino alla scelta di Kalinic, considerato ‘funzionale agli schemi di Montella’, dopo avere sentenziato la vendita di Bacca unico passo per arrivare a un ‘top player’ (ora si chiamano così) in chiave offensiva. E tutto questo pur avendo avuto la fortuna di trovare, strada facendo, un piccolo bomber fatto in casa come Cutrone, che pure ha rischiato di essere ceduto in prestito.
Tutto ciò prima ancora di cominciare. In aggiunta, uno scellerato precampionato che, anche a causa del mercato, portava il Milan a schierare sempre formazioni piene di elementi poi ceduti o relegati in tribuna (Bacca, Niang, José Mauri, Paletta) e mai un presunto straccio di formazione titolare. Montella ha dovuto così fare le prove strada facendo, a campionato in corso, con il problema però di non essere mai riuscito veramente a trovare la famosa ‘quadra’, equivocando uomini e modulo, puntando sull’attaccante unico quando era chiaro come il sole che né Kalinic né André Silva fossero in grado di andare a raccogliere palloni e giocare per la squadra, lasciando fuori dai giochi paradossalmente l’unico elemento in grado di farlo, il giovane Cutrone, negando spazio a Bonaventura, l’elemento dotato di maggior classe, e a Musacchio, forse ‘reo’, assieme a Montolivo, di avere detto una parola di troppo riguardo all’inserimento del nuovo capitano.
Crisi e momenti che richiamano alla mente altre situazioni già viste e altri punti di domanda senza risposta legati alla scorsa stagione, dall’accantonamento immotivato di Luiz Adriano alla scelta di giocare con Bacca unica punta e conseguente colpevolizzazione del colombiano, lasciato solo là davanti a marcire, fino agli insulti del pubblico a Montolivo, pure lui costretto a fare i salti mortali in un centrocampo scoperto e privo di protezione. Insomma, il Milan di Montella faceva acqua e fa acqua a prescindere dagli interpreti o, sarebbe meglio dire, malgrado gli interpreti, che Montella usa in virtù di uno schema di cui ormai si è innamorato senza motivo alcuno, che vuole e pretende di portare a compimento contro tutto e tutti, soprattutto i giocatori, meno brillanti di quello che si pensava, ma forse nemmeno così scarsi, a fronte di un baratro che sta contribuendo a scavare con le sue scelte scellerate.
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