Mostra “da Raffaello a Schiele” Palazzo Reale di Milano

Si apre oggi la mostra “da Raffaello a Schiele”, primo di un serie di appuntamenti che il Palazzo Reale di Milano ha deciso di organizzare nell’ambito di una nuova tipologia di rassegne espositive che prevede mostre organizzate in collaborazione con le collezioni dei musei di tutto il mondo, non sempre facilmente accessibili dal grande pubblico.
Dopo il successo riportato nello scorso periodo natalizio dalla “Madonna Esterházy” di Raffaello, prestato dal Museo di Belle Arti di Budapest, viene ora proposta una mostra di 76 opere, molte delle quali di pittori italiani, dallo stesso Museo.
Sono tutti capolavori di grandi artisti internazionali che vanno dal Medioevo al ‘900 e rendono l’idea dell’importanza del museo ungherese.
Basta leggere i nomi dei pittori, le cui opere si possono ammirare, per rendersi conto dell’importanza dell’iniziativa: Raffaello, Tintoretto, Cranach il Vecchio, Dürer, Velasquez, El Greco, Rubens, Van Dick, Goya, Murillo, Corot, fino ad arrivare a Monet, Cezanne, Manet, Gauguin, Kokoschka, Heintz e, naturalmente, Schiele.
Tra gli italiani presenti si possono ammirare opere di Lorenzo Lotto, Tiziano Vecellio, Annibale Carracci, Agnolo Bronzino, Tintoretto, Giovanni Battista Moroni, Salvator Rosa, Tiepolo, Artemisia Gentileschi, il Canaletto, Segantini.
Naturalmente, come sottolinea il titolo della Mostra, si inizia da Raffaello con la sua stupenda “Madonna Esterházy” , nuovamente proposta e che, per chi l’aveva persa nel Natale scorso, ha ora l’occasione di poterla ammirare in tutto il suo splendore. Ma poi, sala dopo sala, non si può restare indifferenti di fronte a certe opere che il Museo di Budapest ha voluto così generosamente prestare a Milano.
Abbiamo uno splendido “Ritratto di un uomo” del Veronese, una singolare “Salomé di Cranach il Vecchio, un bellissimo “Ritratto di giovane” di Dürer e un altro bel dipinto del Bronzino (“Adorazione dei pastori”). E, a mano a mano che si procede nel percorso della mostra si rimane sempre più affascinati dalla bellezza delle opere esposte. Vi sono anche pittori ungheresi che meritano un’attenzione non inferiore a quella prestata alle opere di autori più famosi. Continuando il percorso si potranno incontrare tre ottime opere di Goya, tra le quali il “Ritratto di Manuela Ceán Bermudez” e un altro magnifico quadro (Giaele e Sisara) dipinto con mano felice da Artemisia Gentileschi.
Prima di entrare nell’ultima sala, dove sono esposti anche gli impressionisti, un bellissimo colpo d’occhio è rappresentato dal grande dipinto della “Donna con gabbia” (1927) dell’ungherese József Rippl-Ronai. Oltre ai quadri degli impressionisti quali Cèzanne, Monet, Van Gogh, Gauguin e Manet è possibile anche ammirare anche altre opere del ‘900 tra cui un ritratto di donna (“Il velo della Veronica”) di Oskar Kokoschka, l’acquerello “Due donne che si abbracciano” di Schiele e “Târgu Mures” dell’ungherese Sándor Bortnyik, uno dei primi esempi di arte d’avanguardia d’inizio ’900.
Oltre ai dipinti sono esposti nella Mostra anche 8 disegni che costituiscono lavori preparatori di dipinti e sculture di artisti quali Raffaello, Leonardo, Rembrandt, Parmigianino, Annibale Carracci, Van Gogh, Heintze e Schiele. Presente anche una bellissima scultura in bronzo di Rodin (“Sirene”).
La Mostra è stata curata da Stefano Zuffi e allestita in occasione dell’Expo Milano 2015, con la promozione del Comune di Milano-Cultura e organizzata dal Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, in collaborazione, naturalmente, con il Museo di Belle Arti di Budapest.
Prima di terminare appare lecito lodare l’iniziativa di portare a Milano capolavori da Musei importanti di tutto il mondo per permettere agli amanti dell’arte di poter ammirare opere dei loro artisti preferiti che altrimenti resterebbero sconosciute. Tuttavia si rischia che gli amanti di determinati pittori ne apprezzeranno le opere a brandelli e il tutto potrà sembrare un puzzle le cui tessere potranno essere messe insieme in un arco di tempo non certo breve. Inoltre si può rischiare di perdere il gusto per le mostre dedicate a un unico artista. D’altra parte non accadrà mai, anche con questo sistema di rassegne espositive con opere provenienti da musei di tutto il mondo, che qualcuno possa vedere l’opera omnia del suo artista preferito Questo per tutta una serie di motivi non ultimo, specie per l’arte del ‘900, l’esistenza del collezionismo privato.
È meglio assistere a una grossa mostra dedicata a un solo artista alla volta oppure a una mostra dove vengono raccolte opere di tanti artisti, specialmente se di epoche diverse? D’altra parte qui si parla di mostre e non di musei, dove invece è comprensibile vedere “di tutto un pò’”.
Non vorrei che anche le mostre, col tempo, diventassero dei musei, peraltro non completi. E questa mostra ne è un esempio, perché il Museo delle belle arti di Budapest è senz’altro da lodare in quanto ci ha permesso di ammirare una parte delle sue opere più importanti e belle ma molte altre, pur belle e anche di più, sono rimaste a Budapest. Insomma ci ha mandato un trailer pubblicitario, ricco quanto si vuole, ma pur sempre pubblicitario e gli italiani, andando a vedere questa mostra e tutte le prossime che verranno, non avranno esaurito la loro conoscenza nel campo artistico ma rischieranno di formarsi una cultura frammentaria e non completa sui movimenti artistici che ama di più. Che anche questo faccia parte del marketing ossessivo che sta pervadendo questo secolo?
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Bella la recensione del Sig Tomeo su questa mostra veramente importante e imperdibile
Quanto sono belle le recensioni del Gran Signor Carlo Tomeo…
Grazie, mostra da vedere!!
Bellissima recensione, come sempre,sig. Tomeo. Grazie.
Bella recensione per una sicuramente bellissima mostra. Molto interessante la giusta riflessione sui pro e contro delle mostre con opere di più artisti. Grazie Carlo Tomeo
Grazie al sig. Carlo Tomeo, ho visto qui, in questa ottima e dettagliata recensione, la bellissima mostra “Da Raffaello a Schiele”, nel Palazzo Reale di Milano. Complimenti, sig. Tomeo.
una mostra molto interessante! e grazie carlo tomeo.
recensione molto interessante, fa venir voglia di visitare la mostra
Andrò a vederla, da quello che leggo qui merita proprio, grazie Carlo