NoExpo in piazza a Milano: alcuni dettagli

Vernice sui muri di banche e negozi del centro, uova contro il consolato turco e la bandiera italiana. Ma non finisce qua: striscioni srotolati dal tetto dell’Expo Gate, sede dell’Esposizione in centro a Milano.
La vigilia dell’inaugurazione di Expo è ad alta tensione con la polizia in tenuta antisommossa che è costretta a intervenire con una carica di alleggerimento per fermare i danneggiamenti. Nel pomeriggio la Digos ha continuato con i controlli preventivi in vista della manifestazione No Expo del Primo Maggio e arresta per resistenza una ragazza di 20 anni. Mentre il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della prefettura ha deciso di deviare il corteo della MayDay Parade tagliando fuori dal percorso tutte le vie del centro.
Questa è solo la prima delle manifestazioni previste, visto che il grosso della protesta è il Primo Maggio, in concomitanza con l’inaugurazione dell’Esposizione. Alle 10 del mattino della vigilia in piazza si sono radunati quasi mille tra studenti e antagonisti. Due manifestanti sono saliti sul tetto dell’Expo Gate, la struttura che in centro a Milano rappresenta l’Esposizione, e da lì hanno srotolato uno striscione con la scritta: “Grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile“.
Il momento più concitato della giornata è avvenuto in viale Majno, dove la polizia ha dovuto effettuare una carica di alleggerimento davanti alla sede Manpower le cui vetrine sono state bersagliate da un lancio di uova, fumogeni, sassi e pietre. A quel punto gli agenti in tenuta antisommossa sono dovuti intervenire per interrompere l’azione. I due fronti non sono venuti a contatto diretto. Dopo la carica è iniziata una rissa tra una ventina di manifestanti violenti e un centinaio di ragazzi dei collettivi studenteschi a cui spettava, formalmente, l’organizzazione della manifestazione, trattandosi di un corteo studentesco. Sono stati colpiti anche alcuni giornalisti.
Il lancio di uova e di bottiglie contro il balcone di un milanese in giacca e cravatta, un notaio, che aveva appeso un tricolore al suo balcone è stato uno degli atti di vandalismo accaduti durante la protesta. Le bottiglie non hanno centrato l’uomo che, però, è stato raggiunto dalle uova. I protagonista è rimasto composto e impassibile durante l’azione, limitandosi a scuotere la testa sconsolatamente prima di rientrare all’interno dell’abitazione.
Il corteo, partito da piazza Cairoli, era composto da studenti delle superiori, universitari, militanti della galassia antagonista e dei collettivi No Expo. Presenti, tra le fila dei manifestanti, anche molti stranieri. Una formazione del cosiddetto ‘gruppo azione’ ha tracciato sulla strada davanti all’Expo Gate la scritta ‘#1m no expo‘. Sono stati accesi alcuni fumogeni e la statua al centro di largo Cairoli è stata coperta con una bandiera. In via Broletto, invece, è stata deturpata la sede dell’Enel. Per coprire l’azione e nascondere gli autori alle telecamere, i manifestanti hanno tentato di impedire a fotografi e video operatori di riprendere la scena coprendo gli obiettivi delle telecamere con le mani e lanciando vernice sui giornalisti.
Un gruppo piuttosto nutrito di antagonisti, riconoscibili perché vestiti completamente di nero e col volto coperto da cappucci, caschi e passamontagna, si è mantenuto per tutta la manifestazione nella parte arretrata del corteo e di tanto in tanto si è distaccato dal gruppo compiendo atti di vandalismo come imbrattare muri, vetrine e portoni con estintori caricati a vernice che venivano caricati a ripetizione.
Al termine della manifestazione, la Digos ha compiuto un nuovo blitz in vista del corteo del Primo Maggio. Gli agenti hanno perquisito tre obiettivi, tutti in zona Mac Mahon, tra cui un appartamento e un centro sociale, il Mandragola. Nel corso del controllo è stata trovata una borsa contenente molte mazze ferrate e altro materiale. Una decina di militanti della galassia No Expo, tra cui alcuni spagnoli, sono stati portati in questura per accertamenti. Una ventenne è stata arrestata per resistenza e lesioni: avrebbe colpito al volto un poliziotto.
Sempre in funzione preventiva la polizia ha fermato anche un furgone sospetto con targa tedesca e vetri oscurati con a bordo tre cittadini. All’interno sono state trovate e sequestrate una bomboletta spray urticante vietata per legge, 58 bombolette spray di vernice e tre passamontagna. I tre – tutti tedeschi – sono stati accompagnati in questura per identificazione. Quello trovato in possesso dello spray urticante è stato denunciato per lo spray urticante.
Saranno rimpatriati su un volo di linea i tre antagonisti tedeschi denunciati per possesso di armi improprie e occupazione abusiva. I giudici del Tribunale civile hanno convalidato “per estrema pericolosità sociale” il provvedimento urgente di espulsione, dopo che i tre erano stati sorpresi in una casa occupata nel quartiere Giambellino in cui erano state ritrovate maschere antigas, guanti in lattice e colla. Gli investigatori presumono si tratti di materiale da impiegare nel corteo ‘No Expo’ del Primo Maggio. Nell’auto di uno dei tre sono stati ritrovati materiali che secondo la polizia sarebbero serviti per confezionare molotov. La decisione del giudice ribalta un primo pronunciamento del Tribunale civile, che aveva deciso di non confermare il decreto di espulsione emesso dall’ufficio immigrazione della questura, su delega del prefetto. Una decisione che aveva fatto discutere.
“Purtroppo che a Milano ci fossero persone, soprattutto venute da fuori, che cercavano lo scontro e avevano la volontà di deturpare la città e buttare fango su Expo era previsto e prevedibile, ma abbiamo fatto tutto il possibile per limitare i danni“: così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha commentato l’andamento del corteo No Expo. “Ognuno manifesti, ma non è accettabile la violenza – ha detto ancora – C’è chi distrugge e chi costruisce, bisogna guarda al futuro, un futuro in cui tutti abbiamo cibo“.
“Come si vede stiamo intervenendo sul versante sicurezza con la massima serietà – ha dichiarato Maurizio Martina, il ministro dell’Agricoltura che con delega a Expo parlando dei controlli della Digos – Ma l’appello che continuo a rilanciare è che Expo è una festa dei popoli, che consente alle persone di incontrarsi, anche nella pluralità di opinioni e pensieri. Non c’è alcun bisogno di rovinarla con atteggiamenti sbagliati. Per cui, massimo rispetto per tutti e rispettare un grande evento come questo è e, soprattutto, i tantissimi che vogliono viverlo bene“, ha concluso il ministro.
Lucrezia Lessio
Leggi anche: http://milanoreporter.it/black-bloc-presenti-al-corteo-no-expo/
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