“Olivo e Pasquale” al Teatro Sociale di Bergamo

Dopo il primo anno vissuto dalla Fondazione Donizetti e dalla città di Bergamo fra musica, parole, immagini, colori di e per il compositore orobico, a ottobre è iniziato il nuovo programma preparato dal direttore artistico Francesco Micheli articolato nella Stagione lirica e nel nuovo Festival Internazionale Donizetti Opera (23 novembre – 4 dicembre). L’attività artistica 2016 è dedicata a Gianandrea Gavazzeni nel ventennale della scomparsa, musicista, direttore d’orchestra e intellettuale bergamasco il cui nome è profondamente legato al repertorio donizettiano e alla nascita della Fondazione Donizetti. Primo titolo operistico del cartellone è il melodramma giocoso di Donizetti su libretto di Jacopo Ferretti Olivo e Pasquale (in prima rappresentazione in età moderna nell’edizione di Napoli del 1827) allestito in Città alta al Teatro Sociale il 28 e 30 ottobre, e poi ancora il 26 novembre nell’ambito del Festival; mercoledì 26 ottobre ha avuto luogo l’anteprima under30 per i giovani. L’allestimento di Olivo e Pasquale è firmato da operAlchemica, alias Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi. Il progetto per Olivo e Pasquale nasce “sperimentale”, affidato a un gruppo di artisti giovani ma di rilievo, ai quali Bergamo offre un’occasione di prestigio. Giovani ma di grande interesse anche gli interpreti per questa “opera studio”: Bruno Taddia e Filippo Morace, Laura Giordano e Pietro Adaini, Matteo Macchionni, Edoardo Milletti, Silvia Beltrami e Giovanni Romeo, affidati all’esperienza del Maestro Federico Maria Sardelli, a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, composta da giovani strumentisti selezionati tra i migliori diplomati in Italia e all’estero. Ulteriore occasione per consolidare la collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala, avviata nel 2015.
La parte visiva dello spettacolo completa il carattere di “opera studio” di questo titolo, con le scene e i costumi ispirati ai collage di Luigi Di Gangi e firmati da allieve dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Olivo e Pasquale fu presentata in prima a Roma per il carnevale 1827, libretto di Jacopo Ferretti. E’ una commedia borghese (derivata da una pièce di Antonio Simone Sografi), quasi nella tradizione goldoniana, arricchita di moderni ingredienti del repertorio francese larmoyant; protagonisti sono Olivo e Pasquale, due fratelli mercanti di Lisbona dal carattere opposto: il primo burbero e dedito esclusivamente al lavoro, l’altro affettuoso e indulgente (ruolo in napoletano), la cui diversità esploderà in divertenti episodi quando si tratterà di definire il matrimonio di Isabella, figlia di Olivo e promessa a Le Bross, ma innamorata di Camillo, “ragazzo di bottega” dell’azienda di famiglia. A Bergamo l’opera sarà presentata nella versione dell’autunno 1827, realizzata per il Teatro Nuovo di Napoli sotto la supervisione di Donizetti stesso, ricostruita con l’alternanza di dialoghi parlati e “numeri” cantanti, alla maniera dell’opéra-comique, con la parte di Pasquale in napoletano.
Da ricordare inoltre che il 28 ottobre, nelle sale della Casa Natale di Donizetti, si svolgerà il convegno Vent’anni dopo: Gavazzeni tra «parole e suoni», organizzato dalla Fondazione Donizetti con l’Associazione Nazionale Critici Musicali: Gianandrea Gavazzeni, musicista, direttore d’orchestra e intellettuale bergamasco il cui nome è profondamente legato al repertorio donizettiano e alla nascita della Fondazione Donizetti, è ricordato con particolare attenzione nei vent’anni dalla scomparsa. Sarà questa l’occasione per presentare un nuovo numero dei “Quaderni della Fondazione”, dedicato appunto a Gianandrea Gavazzeni.
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