Parigi, le parole di Salvini: “Chi tace è complice”

“I buonisti sono complici”. E’ questa una delle frasi ‘anatema’ lanciate da Matteo Salvini, leader della Lega, davanti a Palazzo Marino, dove il politico ‘lumbard’ ha incontrato i giornalisti.
“E’ il momento della preghiera, ma non del silenzio”, ha detto Salvini, “il silenzio e la paura sono complici del terrorismo, non basta un fazzoletto e dire ‘Je suis Charlie’. Bisogna espellere chi va espulso e chiudere i luoghi di ritrovo dei terroristi, unendo le forze positive del mondo, dalla Russia agli Stati Uniti, smettendola di litigare con Putin”.
Prosegue il leader leghista: “Un certo tipo di Islam non è compatibile con la pace e la libertà che abbiamo in Occidente. Certo che l’Islam c’entra. Se questi sparano gridando ‘Allah è grande’, eccome se c’entra! Abbiamo fatto entrare in Italia decine di migliaia di persone di cui non sappiamo nulla, servirebbe una politica sull’emigrazione più rigorosa”.
Salvini risponde anche a chi lo accusa di ‘sciacallaggio politico’: “Poveretti, dovrei fare finta di niente di fronte ai morti? Aveva ragione Oriana Fallaci: in certi momenti della storia chi tace è complice, e io non voglio avere paura e non voglio stare zitto”.
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