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Home›Spettacoli›“Peperoni difficili” di Franco Lisma al Teatro Franco Parenti

“Peperoni difficili” di Franco Lisma al Teatro Franco Parenti

By Redazione
24 Settembre 2015
1322
8
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È ritornato oggi al teatro Franco Parenti uno degli spettacoli più apprezzati dal pubblico nella passata stagione e resterà in cartellone fino al’18 Ottobre.

I peperoni difficili del titolo sono un piatto africano, la cui ricetta viene importata in Italia da Maria, uno dei quattro personaggi della commedia. La ragazza era missionaria in Africa ed è scappata dal luogo dove lavorava per aiutare i bisognosi, a seguito dello scoppio di una rivolta locale che mette in pericolo la vita degli europei che erano andati lì ad aiutare il popolo indigente. Maria si rifugia nella parrocchia di Giovanni, il fratello prete, che vive una vita tormentata a causa di due amici, fratelli fra di loro, e del senso di inferiorità che ha sempre provato nei confronti della sorella missionaria, ritenuta dai genitori e da tutto il parentado come più capace di lui in tutte le cose; e ogni giorno rimane frustrato dalla richiesta di una estrema unzione che una vecchia signora, abitante nei quartiere che si sente in fin di vita e che gli manda a chiedere il sacramento senza che venga mai il momento che la cosa avvenga perché la donna puntualmente riprende a stare meglio..

Peperoni difficili 1

Dei due fratelli, che giornalmente frequentano la parrocchia di Giovanni, Pietro è spastico, lavora come economista, e discute in continuazione con Giovanni di temi religiosi. L’altro, Filippo, si è separato dalla moglie ed è andato a vivere a casa del fratello. È continuamente tormentato perché la moglie lo ha lasciato e perché il fratello malato, a causa della sua condizione di spastico, commette una serie di piccoli disastri in casa e non vuole ammettere il fatto che sia malato. In più è ossessionato da sensi di colpa ingiustificati, per cui pretende di essere confessato tutti i giorni.

Il clou della commedia, dopo i dialoghi che si svolgono tra i vari personaggi è costituito da una cena in cui Maria prepara la ricetta dei peperoni difficili. La buona riuscita di questa ricetta in Africa conferisce alla donna che l’ha preparata una gran fama e le dà un’autorevolezza nel villaggio a cui tutti sottostanno: in pratica chi riesce a cucinare perfettamente i peperoni difficili vuol dire che ha raggiunto la perfezione.

La sera della cena, tra una chiacchierata e l’altra, che vede per protagonisti principali Giovanni e Pietro che discutono sui soliti temi religiosi, Maria prepara i peperoni difficili che, appena pronti, hanno l’aria di essere ottimi.

Pietro vuole prendere la teglia che li contengono e gli altri tre, sapendolo maldestro, temono quest’azione ma gliela lasciano compiere per non fargli pesare la sua malformazione fisica. Apparentemente Pietro riesce ma, alla fine, rovescia tutto il vassoio per terra e i peperoni sono rovinati. Segue cena alternativa di recupero e le solite discussioni su temi religiosi. Quando si arriverà a parlare della verità ci sarà la contrapposizione di due scuole di pensiero: se la verità, anche spiacevole, debba essere sempre detta, oppure possa essere giustificata una bugia detta a fin di bene. Per Maria la verità va sempre detta ed è un chiaro riferimento alla malattia di Pietro che nega di esserne affetto.

Peperoni difficili 2

A un certo punto la conversazione avviene solo tra Maria e Pietro e questi si accorge che è sempre più conquistato dalla ragazza e anche lei mostra interesse per il carattere dolce e concreto di Pietro. Si lasciano promettendo di vedersi fuori la sera dopo.

Ma la sera dopo le cose non vanno come ciascuno di loro pensava: Giovanni non riesce a dare l’estrema unzione alla vecchina, Filippo ha capito che ormai sua moglie ha un altro e un ritorno da parte della donna è impossibile, Maria e Pietro sono usciti ma la donna gli ha dovuto confessare che ai suoi occhi lui, pur essendo una mente eccezionale a pur avendo un carattere dolce, non riesce ad attrarla a causa del suo spasticità. (La verità, anche se brutale, va sempre detta).

La commedia si conclude con frasi consolatorie per tutti: bisogna imparare a vivere con quello che si ha e non pretendere quello che non si può avere: così quando Pietro chiede in ultimo di sapere se si vede che lui è malato, Giovanni, osservando il pensiero di Maria che bisogna dire sempre la verità, ammette che si, si vede.

Il piatto dei peperoni difficili è una metafora delle persone che, per un motivo o per un altro, non riescono a raggiungere quella perfezione a cui vorrebbero arrivare. I peperoni già cotti e che sembravano avere un ottimo aspetto, e quindi erano perfetti, a causa del maldestro Pietro, finiscono distrutti, malgrado la difficoltà nella difficile preparazione fosse stata superata, rappresentano i quattro personaggi della commedia che credono di essere a un passo dalla perfezione, ma non la riescono a raggiungere.

Peperoni difficili 3

Rosario Lima alterna la sua attività di regista cinematografico (“La mafia uccide ancora”, “Pif”) a quella di scrittore, attore e regista teatrale. In “Peperoni difficili” utilizza un linguaggio semplice e immediato tanto che le discussioni filosofiche che citano e interpretano le parole di di San Tommaso  d’Ippona e San Tommaso d’Aquino arrivano al vasto pubblico con facilità e non appesantiscono la commedia che ha un taglio brillante e raggiunge punte di alta comicità, tanto che il pubblico reagisce ridendo forte e spesso coprendo, ahimè, le battute successive.

Nonostante la semplicità della storia il finale della commedia, pur avendo un taglio tradizionale, non è così prevedibile come ci si aspetterebbe all’inizio e a metà della stessa. È mancato forse il coraggio di tentare nella sceneggiatura una strada meno tradizionale che però avrebbe potuto bloccare in parte l’interessamento del pubblico che sembra seguire la vicenda in maniera lineare e trarne così il maggior divertimento. Il taglio filosofico affronta temi importanti della religione viene perciò alleggerito per non perdere semplicità e recuperare una forma immediata di comicità nelle battute più sagaci che si incontrano nel linguaggio dei quattro attori, tutti bravi e nelle parti: con Andrea Narsi, che recita nella parte di Pietro, e si dimostra a un livello leggermente superiore rispetto agli altri (ma gli è anche d’aiuto il ruolo da caratterista che gli viene affidato), Anna Della Rosa, nella parte di Maria, Ugo Giacomazzi nella parte di Filippo e Rosario Lisma nella parte di Giovanni.

Grande successo.

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TagsPeperoni difficiliTeatro Franco Parenti
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8 comments

  1. giorgio urbinati 24 Settembre, 2015 at 10:46 Rispondi

    Chi abita a Milano e’ fortunato perché puo’ assistere a spettacoli come questo che in altre citta’ o paesi italiani non arrivano e non tutti posso permettersi il lusso di venire a Milano per vederli, comunque con la recensione del Sig. Tomeo anche io virtualmente ho assistito a questo bello spettacolo

  2. cacciafeste Marcello 24 Settembre, 2015 at 14:26 Rispondi

    Ottima recensione , spettacolo eccezionale

  3. Robby 24 Settembre, 2015 at 14:45 Rispondi

    Vidi nella scorsa stagione del Teatro Franco Parenti “Peperoni difficili” e direi che è una commedia piacevole.ottima la recensione del Sig. Tomeo.

  4. EMANUELA CURCI 24 Settembre, 2015 at 15:09 Rispondi

    Grazie Carlo per questa interessante presentazione di uno spettacolo teatrale che non conoscevo. Emanuela

  5. paolo 24 Settembre, 2015 at 21:30 Rispondi

    Grazie Sig. Tomeo per questa bellissima recensione.

  6. Doris Castro 25 Settembre, 2015 at 04:46 Rispondi

    Grazie, caro sig. Tomeo per il bello spettacolo che io ho appena visto leggendo questa ottima recensione (alias, come tutte del sig. Tomeo) della commedia “Peperoni difficili”. Complimenti.

  7. Loris Ferrari 25 Settembre, 2015 at 08:44 Rispondi

    bella recensione, molto accurata, mi piacerebbe vedere la pièce

  8. Vittorio 25 Settembre, 2015 at 13:41 Rispondi

    Pare che sia molto divertente e merita forse di essere visto

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