Pigmalione e Che originali!, al Teatro Sociale di Bergamo

Dopo il debutto del 25 novembre al Festival Donizetti Opera, continuano le recite (1 e 3 dicembre) al Teatro Sociale di Bergamo che vede in scena il titolo donizettiano Pigmalione, primo lavoro teatrale del giovanissimo compositore, insieme alla farsa per musica di Giovanni Simone Mayr Che originali! Il dittico nasce dalla comunanza di soggetti fra i due lavori che si basano sull’amore per la musica e l’arte, e dal desiderio di sottolineare l’ideale passaggio di testimone da maestro ad allievo per poi intraprendere nei prossimi anni un percorso lungo l’intero catalogo del compositore orobico.
La produzione della prima opera di Donizetti infatti dà il via al progetto #Donizetti200, il cui obiettivo è quello di eseguire ogni anno un’opera che compie 200 anni sino al 2044. Protagonista del primo lavoro di Donizetti sarà il celebre tenore Antonino Siragusa, con Aya Wakizono nel ruolo di Galatea, mentre nel cast della farsa di Mayr saranno impegnati Bruno De Simone e Chiara Amarù nei ruoli di Don Febeo e Donna Aristea; Leonardo Cortellazzi sarà Don Carolino e Angelina Nisi Donna Rosina. Completano il cast Omar Montanari (Biscroma), Gioia Crepaldi (Celestina) e Pietro Di Bianco (Carluccio). Sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala salirà Gianluca Capuano, bacchetta italiana fra le più esperte oggi nel recupero delle prassi esecutive del passato. La regia è invece affidata a Roberto Catalano, giovane emergente che ha già fatto notare il suo talento in alcuni progetti di AsLiCo, con le scene di Emanuele Sinisi e i costumi di Ilaria Ariemme che grazie a una doppia ambientazione, che alla fine dello spettacolo si scoprirà unitaria, legano i due lavori attraverso il magistero artistico di Lucio Fontana.
Nella farsa di Mayr, il Settecento illuminista viene messo alla berlina e Metastasio viene sbeffeggiato, il tutto con una musica nuova, brillante, libera e leggera. Gli effetti della rivoluzione francese si erano fatti sentire anche sui nuovi prodotti culturali, più critici nei confronti del passato e portatori di nuove istanze di pensiero, “originali” appunto! Pigmalione, composto da Donizetti nel 1816, è una “scena lirica” in un atto, così come il compositore stesso la definì, e rappresenta il suo unico esempio di teatro su soggetto mitologico. Un aneddoto molto significativo ricopre questa partitura di particolare importanza: Donizetti studiava all’epoca a Bologna e, nel settembre del 1816, ricevette la visita di Mayr. Proprio l’incontro tra i due portò alla realizzazione di questo atto unico, una sorta di omaggio dell’allievo al maestro.
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