Pisapia: a Milano medaglia d’oro della Resistenza

Sotto una pioggerella fine e con le contestazioni tra le comunità ebraiche. Così si appresta a concludersi questo 70° anniversario della Liberazione in piazza Duomo a Milano dove, lento, oggi pomeriggio, è arrivato il corteo partito alle 14 da corso Venezia angolo via Palestro. Alla manifestazione hanno partecipato giovani, famiglie e cittadini di ogni età.
Numerose le bandiere di Rifondazione comunista, Pd, Cgil, e nei pressi un folto gruppo di Emergency e una ancora più folta rappresentanza della Brigata Ebraica con uno striscione ed evidenti bandiere, che, però, viene contestata mentre lentamente procede. In piazza San Babila é presente un gruppo di palestinesi con bandiere e cartelli espliciti a cui si aggiungono slogan e urla. La Brigata sfila con delle bandiere azzurre e bianche e la stella al centro.
Tra chi assiste al corteo e alle contestazioni tra i due gruppi c’è chi sbuffa ricordando «le ingiustizie del governo italiano», chi sospira ricordando i valori della resistenza.La Brigata Ebraica sceglie di deviare il percorso per evitare contestazioni.
Verso Porta Venezia c’è anche un camion delle associazioni Rom e Sinti a promuovere una raccolta firme per il proprio riconoscimento come popolo.
I partecipanti sono variegati in età, look e stile e anche gli striscioni, soprattutto allontandosi dalla testa del corteo, richiamano a temi non strettamente legati al 25 aprile.Oltre al «no Expo» urlato soprattutto dai centri sociali e da alcuni comitati cittadini, scritte e volantini ricordano problemi di occupazione, di diritti, razzismo, libertà in senso ampio. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine, compreso l’elicottero che si sovrappone alla musica diffusa da alcuni camion in attesa che il corteo proceda.
Sul palco in Piazza Duomo si alternano, intanto alcuni interventi degli esponenti sindacali mentre il sindaco Pisapia dal palco ha messo al petto di Milano la medaglia d’oro della Resistenza perchè la città « continuerà ad essere esempio di solidarietà, tolleranza e libertà. Quel giorno 70 anni fa gli italiani hanno ripreso il loro destino nelle loro mani» ha detto, e «su questa strada vogliamo proseguire in questi anni». «Non solo non vogliamo dimenticare, ma dobbiamo ricordare chi è ancora oppresso per il colore della sua pelle, per il suo credo religioso, per il suo desiderio di libertà – ha poi sottolineato in un altro passaggio del suoi intervento – chi fugge da fame, guerra, torture e ingiustizia e cerca e spera di trovare chi lo accolga e aiuti come vuole la nostra Costituzione». Per Pisapia infatti «la Resistenza deve durare in eterno» e «deve spingerci a guardare anche lontano da noi».
Il primo cittadino ha commentato così la giornata di oggi:
«È una giornata particolarmente importante per Milano oggi, per i 70 anni della Resistenza ma anche perchè oltre alla grande manifestazione ci sono tante iniziative nelle varie zone e nei quartieri, segno di una Milano che partecipa e sente questa festa. E poi arriva il presidente Mattarella nella significativa sede del Piccolo Teatro per parlare di resistenza, antifascismo, Costituzione e di un passato che serve per costruire il futuro».
Fra i presenti alla cerimonia il presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati, il questore Luigi Savina, il comandante dei Carabinieri Maurizio Stefanizzi e Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale.
«Oggi in piazza ci sono, oltre l’Anpi, altre associazioni partigiane: Fiap, Divisione Garibaldi, Partigiani cristiani, Anppia. Purtroppo mancano solo Brigata Ebraica e Aned, che si sono autoescluse, nessuno le ha messe fuori. Noi le abbiamo invitate più volte». Lo ha detto Ernesto Nassi, presidente dell’Anpi Roma, a margine della manifestazione a Porta San Paolo per il 70° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. «C’è un grande rammarico, non condivido la loro scelta ma la rispetto – ha aggiunto – anche se la Brigata ebraica aveva il dovere di essere qui. Non si può mettere la testa sotto la sabbia: il problema Israele-Palestina esiste». L’anno scorso, in occasione della manifestazione del 25 aprile, si registrarono tensioni tra membri della Brigata Ebraica e attivisti pro-Palestina.
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