Profughi a Milano, Boldrini incontra i volontari in Stazione Centrale

La presidente della Camera, Laura Boldrini, alla stazione Centrale di Milano ha incontrato i volontari che danno assistenza ai profughi nei locali messi a disposizione da Grandi Stazioni e gli operatori impegnati nell’accoglienza. Ad accompagnarla il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, il questore Luigi Savina, l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino e l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, oltre a volontari della Protezione civile e della Croce Rossa.
Poco prima dell’ingresso si è fermata a dialogare con i volontari : “Come va? Come state? Date un bell’esempio. Avete dimostrato che i milanesi non si perdono. Bisogna dare un segnale di solidarietà”. E sulla massiccia e spontanea manifestazione di solidarietà, accoglienza e ospitalità della cittadinanza, ha osservato: “Avete dimostrato rispetto per le persone, in primis – ha detto rivolgendosi ai volontari – i milanesi sono sempre capaci di rispondere, e lo hanno fatto anche in altre occasioni quest’anno, quando i muri sono stati imbrattati e sono state rotte le vetrine e hanno dato grande segno di mobilitazione. E lo stanno facendo anche adesso. Se ci sono persone che vengono da contesti di guerra e di violazione dei diritti umani, bisogna dimostrare solidarietà, come dice la Costituzione”.
Ha aggiunto: “Milano è grande – ha sottolineato – perché ha risposto con lucidità, sobrietà e intelligenza a una situazione complicata che non si può chiamare emergenza. L’emergenza è dove c’è la guerra, l’emergenza c’è nel Mediterraneo dove sono morte 1.800 persone dall’inizio dell’anno. Quest’anno l’Italia ha accolto 58 mila migranti, lo 0,1% della popolazione. I rifugiati nel mondo costituiscono un Paese che non ha nome ma molti abitanti, circa 60 milioni di persone. Cosa dovrebbe dire il Libano, dove i rifugiati sono un milione e mezzo su una popolazione totale di 4 milioni?”
“Purtroppo – ha spiegato – c’è tanta gente che parla senza agire, lo fa solo per alimentare i sentimenti peggiori della gente. Voi milanesi siete l’antidoto a questo odio che costruisce i muri. L’Europa non è stata fondata per costruire i muri ma per aprire le porte e costruire ponti. Grazie a voi che credete nei ponti e dite di no ai muri.
La mobilitazione, l’empatia dei cittadini milanesi come anticorpo democratico, come antidoto al veleno dell’odio e della discriminazione. Una risposta all’imbarbarimento del linguaggio e al cinismo della propaganda politica di chi specula elettoralmente sulla disperazione dei migranti, alimentando il disagio sociale e stimolando le pulsioni più becere e violente.
La presidente della Camera, quindi, ha apprezzato la risposta della città di Milano per la “collaborazione tra tutti, comune, prefettura, stazione, associazioni», che hanno affrontato la fase più critica e ora «non ci lasciano più in una situazione di sconforto degrado”. E “urlare – ha aggiunto – non serve perché alimenta solo paura e ulteriori problemi: bisogna rimboccarsi le maniche e collaborare tutti per trovare le soluzioni. La città di Milano ha dimostrato che si può fare».
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha replicato polemicamente: “Si muovono tutti dopo che il bubbone è scoppiato. Vengono tutti sulle nostre posizioni compresa la questione sui campi rom, come dice il ministro Alfano” e ha proseguito: “non abbiamo più disponibilità: sto facendo controllare dalle Asl le caserme dismesse per sapere se ci sono le condizioni igienico sanitarie, ma finora non ne abbiamo trovate”.
La presidente della Camera oggi è a Expo. Alle 17.30 incontrerà la stampa per un saluto presso la Mostra “Storie di biodiversità”, al Parco della Biodiversità. Laura Boldrini ha manifestato la volontà di visitare in precedenza il Padiglione Zero, Palazzo Italia e il Parco della Biodiversità, dove incontrerà il Presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, una delegazione dell’Associazione Donne in Campo della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e una delegazione delle Associazioni italiane dell’agricoltura biologica rappresentate da FederBio. Per la presidente anche l’omaggio un bonsai di arancio dall’associazione delle donne.
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