Profughi abbandonati e derubati: scafisti giocano con le loro vite

di Sabrina Sala
Il tema dei profughi è sicuramente uno dei più trattati in questo periodo, in pochi si soffermano a pensare che questi immigrati sono persone, sono umani, come ognuno di noi.
Uomini, donne e bambini mettono la propria vita nelle mani di persone che potrebbero dar loro una vita migliore, che permetterebbero loro di fuggire dalla guerra e dalla povertà; purtroppo i trafficanti e gli scafisti trattano i profughi come merce, come un pretesto per fare soldi. Non si fanno alcuno scrupolo a lasciarli in mezzo ad una strada o a derubarli, come peraltro è già successo: dalla famiglia abbandonata nei pressi di Bolzano, ai ragazzi derubati e scaricati in Piemonte.
Nei giorni scorsi è stato il turno di quattro giovani siriani: abbandonati con una scusa in un autogrill della Tangenziale Est, nei pressi dell’entrata di Via Mecenate.
Il passeur ha invitato i passeggeri a scendere, ripartendo senza di loro e portandosi via i loro bagagli e i 3mila dollari appena incassati per il viaggio. I ragazzi, al verde e disperati in un paese mai visto prima sono tornati in via Aldini, al punto di partenza.
Naturalmente non si placa la polemica sulla circolare del Viminale che chiede uno sforzo maggiore a Lombardi e Veneto per l’accoglienza: “Le richieste perentorie e provocatorie del Governo sono il sintomo di un esecutivo debole con i forti e forte con i deboli” – tuona Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia. La donna continua dicendo che “Inascoltato in Europa, dove Renzi riceve pacche sulle spalle e niente più, il Governo fa la faccia feroce con le Regioni del Nord, come se Milano e il Veneto non avessero fin qui fatto la loro parte”.
La Gelmini conclude con un giudizio forte sulla situazione attuale: “Al collasso non c’è solo Lampedusa: c’è anche Milano. La Stazione Centrale e la zona circostante si sono trasformate in campi profughi a cielo aperto, con migliaia di persone che vagano senza meta e bivaccano ovunque. I milanesi sono stanchi del rimpallo Governo-Pisapia sui profughi: alla fine pagano sempre i cittadini“.
Pisapia, primo cittadino della città meneghina sostiene che “Milano ha sempre fatto la sua parte per chi ha bisogno: si tratta di conciliare assistenza e legalità, ma soprattutto di salvare vite umane“, rivendicando un anno e mezzo di assistenza ai profughi provenienti da Africa e Medioriente.
Continua il problema delle sistemazioni: i centri di accoglienza milanesi sono al collasso.
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