PROGETTO EDIPO | EDIPO RE – EDIPO A COLONO

Al Teatro Franco Parenti, dal 23 novembre al 4 dicembre, in Sala Grande, PROGETTO EDIPO | EDIPO RE – EDIPO A COLONO di Sofocle. Con Glauco Mauri, Roberto Sturno e con Ivan Alovisio, Elena Arvigo, Laura Garofoli, Mauro Mandolini, Roberto Manzi, Giuliano Scarpinato. Regie: Edipo Re Andrea Baracco, Edipo a Colono Glauco Mauri, scene e costumi Marta Crisolini Malatesta, musiche Germano Mazzocchetti. Produzione Compagnia Mauri Sturno e Fondazione Teatro della Toscana
La tragedia di Edipo s’inserisce nel cosiddetto “ciclo tebano”. In Edipo Re, rappresentato tra il 430 e il 420 a.C., Sofocle narra la vicenda di un giovane re, carismatico ed amato, che nel breve volgere di un solo giorno viene a conoscere l’orrenda verità del suo passato (senza saperlo, ha ucciso il proprio padre e ha generato figli con la propria madre) e per questo sceglie di accecarsi; mentre in Edipo a Colono, rappresentato postumo nel 401 a.C., racconta l’esilio volontario di Edipo e come egli, ormai vecchio e mendico, ottenga ospitalità, con le figlie Antigone e Ismene, dal re di Atene, Teseo, alla cui corte viene coinvolto suo malgrado nella tragedia delle lotte tra i propri discendenti (Eteocle e Polinice), trovando infine pace solo nella volontà degli dèi. A distanza di vent’anni, Glauco Mauri e Roberto Sturno tornano a mettere in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo. Con nuovi compagni di viaggio e in un nuovo spazio scenografico, la messa in scena è affidata a due diversi registi: il giovane Andrea Baracco per Edipo Re interpretato da Sturno, mentre Glauco Mauri riserva per sé la messa in scena e l’interpretazione di Edipo a Colono. Due generazioni a confronto, nel segno della collaborazione e della continuità, pensando al futuro del teatro.
Edipo Re e Edipo a Colono riflettono due diverse età della vita di Edipo, da re a vecchio mendico in cerca di ospitalità; sono due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle ed è nell’accostamento di questi due grandi testi che poeticamente si esprime e compiutamente si racconta la storia di Edipo alla ricerca della verità. Alla fine del suo lungo cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma afferma anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire. Edipo è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere ed è pronto a essere distrutto purché sia fatta luce. Solo nell’interrogarci comincia la dignità di essere uomini. E’ questo che Sofocle con la sua opera immortale dice a tutti noi.
Le due tragedie sono due capolavori per gli interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano.
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