Resilienza e lusso accessibile: la storia del brand Michael Kors

Riuscire a rialzarsi al momento opportuno, dopo difficoltà e periodi neri, è una capacità che in molti casi fa la differenza, e Michael Kors ne è un esempio lampante.
Il brand lanciato dallo stilista americano ha vissuto infatti alti e bassi nel corso della sua storia, trasformando i momenti di difficoltà in preziose occasioni per rinascere. Tale rinascita ha portato il brand ad affermarsi con successo in tutto il mondo, al punto che oggi le borse Michael Kors sono dei best seller anche in Italia e in tutta Europa. Scopriamo quindi nel dettaglio qual è stato il percorso del marchio MK, dalla sua nascita al successo planetario.
Dal garage di casa al successo mondiale
Nato a Long Island nel 1959, Michael Kors passa gli anni dell’adolescenza a ideare e vendere vestiti nel garage di sua madre. Nel 1977 si iscrive al Fashion Institute of Technology di New York, dove studia design della moda. Dopo nemmeno un anno, però, decide di lasciare il college per lavorare come commesso alla Lothar’s, una boutique con sede a Manhattan; una scelta senz’altro rischiosa, ma che ha segnato in positivo il suo destino: è qui infatti che crea la sua prima collezione, notata da Dawn Mello (fashion director di Bergdorf Goodman), che gli propone di presentarla; si tratta di un incontro che gli apre letteralmente la strada per il successo.
La vera nascita del marchio MK risale però agli inizi degli anni Ottanta, precisamente nel 1981, quando lo stilista fonda l’azienda e lancia la sua prima linea di abbigliamento femminile. Nemmeno dieci anni più tardi, però, il brand affronta una pesante crisi che lo porta alla bancarotta. Nel 1997, quindi, Michael Kors lavora come direttore creativo e stilista per Céline, celebre casa di moda francese, accrescendone il successo. Nel 2003 decide di riprendere in mano le redini del marchio che porta il suo nome e rilanciarlo sul mercato, con risultati ottimi: nel 2011, infatti, viene quotato alla borsa di New York e ancora oggi sono tanti i VIP che scelgono capi e accessori Michael Kors, come Michelle Obama, Catherine Zeta-Jones, Gwyneth Paltrow, Alicia Keys e Kate Hudson.
Un brand da più di 4 miliardi di dollari
Il successo planetario raggiunto da MK è confermato dal suo fatturato, stimato intorno ai 4,37 miliardi di dollari, e dai numerosi punti vendita in tutto il mondo (oltre 820 già nel 2017). Il trucco? Aver reso accessibili capi e accessori di lusso di ottima fattura a una fascia più ampia di consumatori e consumatrici, che hanno l’opportunità di indossarli a un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello dei competitor.
Anche sui social il brand americano ha un seguito niente male: parliamo di circa 11 milioni di follower su Instagram e ben 18 milioni su Facebook.
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