Sala: “Lecito assumere esterni, Olimpiadi non prima del 2032”

Alla Festa dell’Unità è stato il giorno di Giuseppe Sala. Il neosindaco di Milano ha, come previsto, spaziato lungo tutto l’arco dello scibile, a cominciare dalle polemiche relative alle scelte sui collaboratori esterni assunti dal Comune nel mese di agosto, tutti con curricula in cui precedenti rapporti di amiciza e lavoro con il Primo Cittadino erano ben presenti: “Difendo il fatto che il sindaco abbia la possibilità di trovare una ventina di persone che siano di sua fiducia. Non mi sembra una cosa fuori dal mondo. La maggior parte di queste figure, poi, sono state assunte attraverso un bando a cui hanno partecipato anche dipendenti del Comune. Nessuno di noi è immune da colpe, ma siamo in un ambito accettabile e comunque stiamo lavorando per valorizzare le 13mila persone”.
Piuttosto complessa anche la risposta sulle eventuali dimissioni peer un assessore che risultasse indagato. “Dipende, perché bisogna capire quale è la qualità della accusa. L’abuso d’ufficio è un rischio che può succedere amministrando il bene pubblico, se ci fossero reati legati a comportamenti non etici la cosa cambierebbe. Io ho firmato un codice etico in campagna elettorale, la carta di avviso pubblico, chiederò anche agli assessori di fare lo stesso”.
Di sé Sala dice di non essere ‘renziano’. “Io apprezzo Renzi – specifica -, ma non sono renziano, sono una persona che è sempre stata di sinistra, vorrei veramente che oggi ci si mettesse lì con calma per vedere se le azioni del sindaco e della giunta non sono di sinistra”. E ancora, convinto: “La sinistra è stata unita a Milano come in nessun’altra parte e io sono garante di questa unità”.
Quindi divagazioni su Roma, i problemi della Capitale e il sindaco capitolino Virginia Raggi, con tanto di Olimpiadi: “Tra sindaci bisogna essere solidali: certamente Milano oggi è nella sua situazione migliore. Quello che dico e ribadisco è di dare tempo alla Raggi, che gestisce problematiche presenti a Roma da molti anni. Ha fatto degli errori, ma non mi aggiungo a tutti quelli che hanno cantato il de profundis. Se ha bisogno di consigli o di qualunque aiuto io ci sono”.
Sulle Olimpiadi: “A Roma sbagliano a buttare via un’occasione del genere, ma vista la situazione che c’è e che fa tremare i polsi… Non c’è però alcuna possibilità che Milano si possa sostituire a Roma. Se vincesse Parigi quella dopo va a una città non europea e quindi la prossima possibilità sarebbe il 2032, volete che mi metta a pensare al 2032?”. Su questo, sicuramente, Sala ha ragione.
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