Sanremo, il Festival è arrivato alla Terza serata

La terza serata del Festival di Sanremo inizia ovviamente con Mr. Baglioni che ci propina ancora una della sue canzoni “Via”; belle, ma è il Festival della canzone italiana o delle canzoni di Claudio? Lo abbiamo detto, ne sarà felice il suo resoconto Siae. Frau Hunziker si presenta con un look anni ‘40 che non le dona molto, ne con l’abito d’apertura grigio ne con lo spezzato bianco e nero. Favino fa il tontolone ma intanto tra i due è quello che giorno dopo giorno sta emergendo alla grande.
Prima dei cantanti analizziamo gli ospiti di questo Sanremo. Virginia Raffaele, una fuoriclasse, prende in giro bonariamente il caro signor Baglioni che regge il gioco, strepitosi. I Negramaro, con la voce unica di Giuliano Sangiorgi che piace piace ma che a forza di sentire i suoi virtuosismi vocali puo’ risultare fastidiosa, come quando hanno ricantato “Poster” di Baglioni (grazie Siae) esagerando nel caricarla.
Le esibizioni canore del festival di Sanremo di stasera sono poco soddisfacenti. Caccamo è, come sempre, senza voce. I ragazzi de Lo Stato Sociale hanno invece un bel ritmo con nonna sprint annessa, Luca Barbarossa in romano fa rimpiangere la grande tradizione capitolina, Avitabile e Servillo sono simpatici come un attacco di mal di pancia in un ascensore bloccato e pieno di gente. Max Gazzè ha dei forti problemi con le S, Facchinetti e Fogli non beccano una nota nemmeno a disegnarle col pennarello, e i due riammessi Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno l’aria delle vittime sacrificali ma con l’occhio furbo di chi ha fatto centro.
Ad un certo punto della serata arriva Frau Hunziker con un abito rosa confetto che nemmeno Doris Day avrebbe osato tanto e si attornia da un gruppo di donne per cantare canzoni che parlano delle donne. L’effetto mondina partigiana è dietro l’angolo ma nemmeno Michelle è fornita di voce.
Si torna alla gara con Noemi, con un abito che nulla lascia all’immaginazione. Brava ma canta sempre la stessa canzone da anni. Si arriva all’ospite internazionale, James Taylor che non si capisce come mai intoni un’imbarazzante versione de “La donna è mobile” di Giuseppe Verdi. Poi fortunatamente cambia registro e torna il grande di sempre con “Fire and rain” e con un duetto strepitoso con Giorgia e “You’ve got a friend”. Altra ospitata di lusso è quella di Gino Paoli con Danilo Rea. Insieme con Baglioni omaggiano De Andrè e Bindi. Si riparte con la gara, con i The Kolors, molto rumore per nulla e si finisce con la voce scurissima di Mario Biondi, con un brano bello ma un po’ difficile.
La serata è stata altelenante, troppa pubblicità, grandi momenti ma anche situazioni da dimenticare. La classifica vede in testa Max Gazzè, Lo Stato Sociale e i redivivi Meta e Moro.
Sanremo 2′ serata: la sagra dell’imbarazzo
È iniziato il Festival di Sanremo
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