Sarai regina e vincerai, il libro di Irene Vella

Ho conosciuto Irene Vella un paio di anni fa, per un’intervista. L’approccio è stato empatico ed estremamente amichevole: le ho chiesto se avesse del tempo per raccontarmi la sua storia, ha risposto subito e ci siamo sentite dopo poco. Irene è quella che io definisco una “cacciatrice di sogni“, una di quelle persone che i sogni non li tiene nel cassetto ma li immagina, li definisce e poi li segue fino a quando non diventano reali. Non lo fa a caso, ci ha basato tutta la sua esistenza. Ha seguito e ottenuto i suoi desideri con la determinazione di un panzer e la leggerezza di una bambina, senza mai perdere il contatto con una quotidianità simile a quella di ognuno di noi e senza mai perdere l’umiltà che la caratterizza.
Il primo libro che ha scritto raccontava una storia di bullismo di cui era stata vittima sua figlia, Donatella. La Dona, come la chiama Irene. Chiunque avrebbe descritto gli eventi e le conseguenze con un pathos degno di una tragedia greca, ne avrebbe fatto un caso di Stato e lo avrebbe utilizzato come scudo per giustificare qualsiasi cosa, dalle piogge torrenziali di maggio al deficit pubblico. Irene ci ha scritto un romanzo che ha chiamato le “Stronzamiche”, che si legge in un fiato e ti regala sorrisi e spunti di riflessione. E’ una giornalista, anche questo per passione, e tutto sommato dal lavoro che ha scelto ci si aspetta una dimestichezza con le parole; quello che sorprende è la capacità di affrontare qualsiasi prova della vita con un’ottimismo impossibile da descrivere. Il bullismo non è stato l’aspetto peggiore della vita della famiglia Pagana-Vella, anzi. Irene Vella ha superato, insieme a suo marito Luigi Pagana, una malattia odiosa e invalidante che aveva colpito il suo compagno di vita; un’insufficienza renale cronica che avrebbe costretto Luigi alla dialisi a vita o al trapianto. Ha deciso che il donatore sarebbe stata lei, ha lottato due anni con Luigi per convincerlo e ce l’ha fatta. Non contenta, dopo l’operazione ha partorito il loro secondo figlio, Gabriele. La prima donna trapiantata a dare alla luce un bimbo. Oggi la sua storia, la loro storia, è diventata un libro: Sarai regina e vincerai.
Raccontato così il libro potrebbe sembrare drammatico, in realtà è uno di quei romanzi che ti sorprende ad ogni paragrafo, che ti trascina in uno spaccato di vita fuori dall’ordinario con una semplicità straordinaria, che ti accompagna nella scoperta di emozioni e sentimenti che sembrano sconosciuti alla maggior parte di noi. Sempre con un sorriso, con l’energia di chi non è disposto a cedere nemmeno di un passo e con un ottimismo così travolgente che ti sembra di leggere un manuale di un coach americano e non un romanzo che parla di malattia, di trapianti, di vita e di morte. Non a caso il claim recita: “Il destino è contro di noi? Peggio per lui.”
“Quando avevo dieci anni, mia madre si presentò con un quadro di tricot che recitava: «sarai regina e vincerai: tutte le cose che vorrai diventeranno realtà». Neanche la Disney aveva mai osato tanto. Il problema è che io ci ho creduto.” Questo è il punto di partenza, la base su cui si svolge tutto il romanzo. Ci sarebbero un’infinità di citazioni del libro, di frasi da segnalare, di passi da sottolineare. A me piace descrivere Irene con una considerazione che ha condiviso su una persona che commentava in rete qualcosa di odioso tipo ‘quando il marito la lascerà si farà restituire il rene?’ e di cui lei ha scritto “d’istinto avrei fatto la mattata …. Poi ho pensato: ma questa cosa ne sa dell’amore?”
Ecco, forse è questo il senso del romanzo ” Sarai regina e vincerai “, vince l’Amore. Quello vero, incondizionato, infinito. Non un amore tra un uomo e una donna, non solo; l’Amore che permea in ogni istante della sua giornata, in ogni gesto, in ogni frase. L’Amore per se stessa, per la sua famiglia, per il suo lavoro, per ogni luogo, situazione, persona o animale che incontra per la sua strada. Lo stesso Amore che si legge nei commenti garbati di mamma Lidia, che ringrazia chiunque lasci una recensione per il libro di Irene; che si riconosce nei complimenti di papà Giuseppe, che legge ogni intervista con l’occhio dell’addetto ai lavori; che si ritrova nello sguardo divertito e rassegnato di Luigi, uomo schivo e tranquillo alle prese con una moglie uragano; che si riconosce nelle parole di Irene quando ti parla dei suoi “figli pelosi” ai quali dedica attenzioni anche nei momenti più drammatici della famiglia.
Sarai regina e vincerai parla dell’Amore come non riusciamo più ad immaginarlo: potente, infinito, invincibile, allegro, costruttivo, divertente, travolgente.
Questa sera il libro, edito da Piemme, verrà presentato a Open Milano, in viale Monte Nero 6 alle ore 19.00; un’ottima occasione per sentire il “dietro le quinte” direttamente dall’autrice. In alternativa è possibile acquistarlo presso le librerie o in rete.
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