Seconda mano: una nuova economia

E’ una vera e propria inversione di tendenza: l’economia di seconda mano è in continua ascesa. Secondo i dati presentati ieri da Doxa, che ha effettuato una ricerca su un campione di 1000 intervistati per conto del portale online dell’usato Subito, gli scambi in rete nel 2015 si sono mossi 6,8 mld € (38% del mercato): 4,2 miliardi soltanto per il settore automotive, mentre lo scorso anno sul portale di Subito si sono vendute oltre 525mila unità fra auto e moto, più di una al minuto.
I numeri sono senza dubbio interessanti: 18 miliardi di euro nel 2015, che significano l’1% del PIL nazionale; i principali acquirenti di usato on line sono persone sotto i 45 anni che operano principalmente acquisti o vendite di auto o moto.
L’economia di seconda mano non è più solo un’esigenza economica: i giovani e meno giovani hanno adottato questo tipo di acquisti come stile di vita. C’è chi lo fa per seguire uno stile di vita più ecosostenibile, chi per passione del vintage, chi perché ha iniziato a dare un valore diverso ad oggetti e articoli da collezione; la rete offre inoltre il vantaggio indiscusso di una scelta più ampia rispetto ai negozi. Gli oggetti ricercati, infatti, possono essere selezionati tra diverse vetrine, acquistati dopo una valutazione economica tra gli offerenti e ricevuti comodamente a casa, grazie anche ai servizi di consegna a domicilio che offrono una scelta di orari e giorni sempre più vicine alle esigenze dei compratori.
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