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Home›Spettacoli›Libri›Il secondo romanzo di Vanessa Roggeri, “Fiore di Fulmine”

Il secondo romanzo di Vanessa Roggeri, “Fiore di Fulmine”

By Redazione
13 Ottobre 2015
2128
10
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I bidermortos in Sardegna sono quelle persone che hanno il potere di parlare con i morti e sono considerate  in Sardegna da una parte degne di rispetto, dall’altra temuti perché in qualche modo, sia pure attraverso persone che non sono più in vita, hanno a che fare con l’aldilà. Perché questo accade e a chi succede, non è dato di sapere, ma fortunatamente avviene non frequentemente.

Nel nuovo romanzo (il secondo, edito da Garzanti) di Vanessa Roggeri succede alla protagonista, Nora, una bambina di nove anni, allegra e dal carattere irrequieto, che viene vista con benevolenza dai suoi fratelli, uno in particolare, che le è affezionato più degli altri ed è rimasta orfana del papà che lavorava in una miniera e ne è rimasto sepolto. Al tramonto di una giornata di fine lavoro per la gente del villaggio il cielo diventò improvvisamente plumbeo, le nuvole si accumularono e scoppiò, imprevisto, un temporale. Mentre la gente del villaggio correva a ripararsi dentro casa, Nora, notando che i fulmini venivano dal cielo e essendole stato raccontato che il suo papà, morendo, era appunto finito in cielo, si arrampica lungo l’altura del posto, quasi a voler essere presa e portata verso il genitore. Certi atti, a volte,  si compiono istintivamente e senza un’apparente ragione: a volte l’istinto precede la ragione e Nora in quel momento lo segue. Viene colpita da un fulmine e muore.

Seguono i pianti, il funerale.  Ormai la madre è rassegnata alla perdita dell’unica figlia, quando, il becchino il giorno dopo sente provenire una voce umana che chiede aiuto da una cassa da morto già chiusa. Fa in fretta ad aprirla e scopre che la voce che chiedeva aiuto era quella di una bambina, Nora, che sembrava risvegliarsi da un sonno e non tornata in vita da una morte precoce. Fu gridato al miracolo, prima a casa e poi dal medico che le scoprì sulla pelle candida dal collo in giù una specie di fluorescenza rossastra che si ramificava poi per tutto il corpo. Da quel momento la bambina fu guardata con occhio diverso e presto fu riconosciuta come una bidemortas. Nel giro di qualche giorno fu allontanata dalla famiglia, la madre stessa ne aveva paura e l’unico che osava difenderla era il fratellino più piccolo che però non aveva alcuna voce in capitolo.

L’avvenire di Nora era segnato: fu condotta in un istituto di orfanelle tenuto da suore di carità. Il suo destino sembrava essFOTO del ROMANZO FIORE DI FULMINEere compiuto nel peggiore dei modi, ma non avvenne così: una ricca dama benefattrice, che aveva subito una perdita in passato, viene a conoscenza dell’accaduto e decide di assumerla come cameriera nella sua vasta casa di campagna. Ed è qui che accade il miracolo che avvicina le due donne, la ricca dama e la bambina colpita suo malgrado da una disgrazia. Si affacciano agli occhi di Nora i primi morti e le loro prime parole e poi inizia la storia che vedrà protagonisti non solo le due donne ma anche altre persone insospettabili. Il racconto procede a questo punto con l’avvicendarsi di fatti misteriosi e diventa un giallo.

Il lettore che, in un primo momento era preso dalle sofferenze psicologiche della piccola Nora, comincia a interessarsi a tutti quei perché che prima aveva “bypassato”, legandoli a credenze popolari e dando loro un peso marginale. Così, con maggiore alacrità, si porta avanti nella lettura e, come succede a tutti i lettori di questo genere di romanzi, inizia a farse le sue ipotesi e a costruire dentro di sé le tante congetture che, pagina dopo pagina, possono venirgli in mente. Non diciamo ovviamente oltre perché il clou dell’opera inizia adesso ed è ora che il lettore la segua con maggiore passione.

Una scrittura semplice ma non semplicistica, un sapiente dosaggio degli accadimenti della vicenda, un accorto uso del linguaggio che non annoia mai ma che, al contrario, si fa seguire anche perché la trama lo aiuta molto. È questo lo stile di Vanessa Roggeri, che, ha saputo evitare le trappole della saccenteria che a volte può far cadere anche gli scrittori più affermati. Lei, invece, ha capito cosa si aspettano i suoi lettori da lei e li ha accontentati, senza per questo scendere a compromessi, con descrizioni di scene d’effetto.

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Redazione

10 comments

  1. cacciafeste Marcello 13 Ottobre, 2015 at 14:32 Rispondi

    Bella recensione , romanzo Interessante

  2. enza 13 Ottobre, 2015 at 14:38 Rispondi

    Questa storia mi incuriosisce molto ! Pertanto leggerò il libro.

  3. Giorgio Urbinati 13 Ottobre, 2015 at 14:38 Rispondi

    La recensione di Carlo Tomeo su questo libro è molto accattivante e la trama è anche un po’ fantastica e siccono io sono una persona curiosa che gli piace leggere di tutto, comprero’ anche questo nuovo lavoro letterario di una scrittrice che non conoscevo

  4. paolo 13 Ottobre, 2015 at 19:09 Rispondi

    Bel romanzo. .. grazie per l’interessante recensione!

  5. Ferrari Loris 13 Ottobre, 2015 at 20:26 Rispondi

    recensione interessante, penso che comprerò il libro

  6. Ada 13 Ottobre, 2015 at 20:58 Rispondi

    Grazie Carlo tomeo.
    provero leggere. Questo libro

  7. maristella vettor 13 Ottobre, 2015 at 22:41 Rispondi

    Una coinvolgente recensione e un libro da non perdere, complimenti Carlo Tomeo

  8. Vittorio 13 Ottobre, 2015 at 23:58 Rispondi

    Mi sembra, leggendo la trama dell’inizio della storia che si tratti di un un romanzo dalla intrigante. Penso che lo comprerò.

  9. Doris Castro 14 Ottobre, 2015 at 07:32 Rispondi

    Interessantissima questa recensione del Sig. Tomeo. Leggendola, si crea d’immediato, una area di mistero che si troverà di più nelle pagine del romanzo. Complimenti, Sig. Tomeo.

  10. EMANUELA CURCI 15 Ottobre, 2015 at 18:51 Rispondi

    Bravissimo Carlo a presentarci in modo esemplare questo romanzo, che non conoscevo, come la sua Autrice!!! Emanuela

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