I benefici del camminare

I nonni da sempre dicono quanto camminare faccia bene, alla mente, al corpo, all’anima. Personalmente ne sono convinta. La missione della scienza e della Psicologia Positiva in particolare è quella di andare a verificare e trovare delle spiegazioni a questo saper profano, trasformandolo in sapere scientifico. Diffondere conoscenze per permettere alle persone di agire consapevolmente. Quali sono allora le “tendenze generali” evidenziate dagli studi scientifici di diversi ambiti della psicologia e della medicina?
La scienza conferma quel sapere profano. Camminare “el fan ben” direbbe la nonna. Ecco perché:
Camminare: i benefici
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Longevità.
Uno studio longitudinale di Rizzuto e colleghi (2012) su un campione di 1800 svedesi over 75 ha evidenziato come coloro che praticano regolarmente un’attività fisica come la marcia, il nuoto o l’aerobica registrano una speranza di vita in più di circa 5,4 anni (in media), rispetto ai partecipanti sedentari
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Stress.
In giappone è stato chiesto dai ricercatori ad alcuni giovani uomini di circa 22 anni, di partecipare ad uno stesso esercizio di camminata. Ad un gruppo è stato chiesto di passeggiare in una foresta, ad un altro in una zona urbana. È stato scoperto come il tasso di cortisolo (ormone dello stress) dei partecipanti post-attività sia stato maggiormente ridotto per coloro destinati alla passeggiata nella natura rispetto a coloro della zona urbana (B.J. Park e colleghi, 2010). Secondo uno studio del 2012 (Chavelier e colleghi) una camminata a piedi nudi aiuta a ridurre lo stress cronico percepito, certi tipi di dolori, ad una parte di popolazione addirittura alcune problematiche di sonno!
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Dieta
Una breve pausa fuori dall’ufficio sarebbe una buona soluzione per calmare la voglia del cioccolato. Uno studio ha dimostrato come 15 minuti di marcia o camminata più o meno veloce, riduca significativamente la voglia di sgranocchiare “snack o junk food” (AH Taylor e Colleghi, 2009).
Dove andare a camminare
Camminare fa bene, lo sappiamo. La scelta del luogo è un valore aggiunto, però. Gli studiosi ci confermano che camminare in mezzo alla natura presenta una serie di benefici ulteriori. Vediamo quali:
- Rallenta i tempi. Una camminata di 10 minuti in un bosco a livello percettivo appare più lunga di una stessa camminata dentro una zona urbana.
- Migliora il vostro umore. Una passeggiata nella natura ha effetti benefici maggiori sull’umore rispetto a quelli di della città.
- Riduce lo stress. Sia la passeggiata in città che in natura riduono lo stess. I dati e le analisi statistiche tuttavia, rilevano come nel contesto “naturale” gli effetti di riduzione cortisolo siano maggiori. Quindi, less stress!
- Riequilibrio attentivo e concentrazione. Ebbene si, una pausa nella natura permette alla nostra attenzione di essere “spostata” incosapevolmente sugli elementi stessi della natura (luci, alberi, foglie…) dando una tregua al lavoro dei nostri neuroni. Questa tregua permette poi di ri-concentrarsi e trovare brillanti insight, idee o soluzioni, con benefici sulla nostra attenzione e concentrazione.
Combinando insieme natura e i vantaggi della camminata, possiamo decidere consapevolmente nei momenti di maggior stress di alzarci dal divano e uscire di casa, soli o in compagnia e farci immediatamente del bene a livello mentale, psicologico e neurofisiologico.
Non per caso, ma consapevolmente.
Abbandoniamo quindi scuse e percorsi urbani a favore di parchi, zone alberate e verdi che Milano offre in abbondanza, in attesa dei week end che ci permetteranno anche di pianificare gite fuori porta alla ricerca della felicità.
Gli altri step del Self Training per la ricerca della felicità:
Il piano da applicare quotidianamente
Gli esercizi
I consigli pratici
I benefici della meditazione
Flow experience
BIBLIOGRAFIA:
- AH Taylor, AJ Oliver, “Acute effects of brisk walking on urges to eat chocolate, affect and responses to a stressor and chocholate cue” Appetite, 2009
- J. Park et Al.” The psychological effect of Shiring—yoku (Taking in the forest atmosphere of forest bathing)”, Environmental Health and Preventive Medicine,2010.
- Rizzuto et Al “Lifestyle, social factors and survival after age 75: population based study” British Medical Journal, 2012.
- Davydenko, M., & Peetz, J. (2017). Time grows on trees: The effect of nature settings on time perception. Journal of Environmental Psychology, 54, 20-26.
- Chavalier et Al., “Earthing: Healt implication of reconnecting the humsan body to the earth’s surface electrons” Journal of Environmental and Public Healt, 2012.
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