Stagione che viene, stagione che va

La stagione autunnale ci costringe a tirare fuori dall’armadio ombrello e trapuntino, ma non tutto il male viene per nuocere.
La stagione delle foglie che cadono, infatti, coincide sì con la fine di quelle serie che, scegliendo di andare controcorrente, adottano una programmazione tutta estiva, ma anche con l’inizio di quelle invernali, che sono la stragrande maggioranza.
Tra quelle che ci salutano e ci danno appuntamento all’anno prossimo, c’è l’amatissima Suits, che questa settimana ha visto andare in onda il cosiddetto season finale che manda in archivio la stagione numero sei. Niente da dire, una puntata toccante e perfetta che, quasi, sarebbe potuta essere il finale giusto per tutta la serie. Ad ogni modo lascia ampi spazi di manovra agli sceneggiatori per la prossima stagione.
Fear the Walking Dead, invece, non è ancora giunta al finale di stagione, sebbene non manchi molto. I ragazzacci di Los Angeles continueranno a percorrere le orme dei loro predecessori fino al prossimo 10 di ottobre (per altri 3 episodi, dunque), ovvero un attimo prima che inizi la settima stagione del più famoso The Waking Dead (finalmente scopriremo chi degli undici protagonisti morirà sotto i colpi della mazza da baseball.).
Devo ammettere che in questi ultimi episodi la serie mi è piaciuta un po’ di più anche se continua ad essere la brutta copia della serie principale. C’è bisogno di qualcosa di nuovo per la terza stagione (se ci sarà).
Tra i nuovi inizi, da citare un paio di ospiti fissi di Spoiler Alert come The Blacklist e Brooklyn 99.
Per la prima, si parla di stagione numero quattro, e nel primo episodio si riprende la caccia all’uomo (o meglio alla donna) che vede per protagonisti Reddington (James Spader, nei panni del cacciatore) ed Elizabeth Keen (Megan Boone, nei panni della preda con tanto di famiglia annessa). La stagione numero tre era terminata con il grande e meraviglioso inganno (ci ero cascato pure io) della morte di Liz che, invece, aveva architettato tutto per sfuggire a Reddington e al suo passato misterioso che si ripresenta sotto forma di un padre, criminale russo, che oltre a chiamarla Masha fa di tutto per cambiarle una volta ancora la vita. Si riparte da Cuba, a ritmi elevatissimi e, sinceramente, con il bisogno estremo di qualche novità nel copione. Staremo a vedere.
Anche per Brooklyn 99 siamo alla quarta stagione ed in questo caso non si sente un gran bisogno di un plot twist, vista la perfetta alchimia dei personaggi e la natura leggera della storia. Ci troviamo con Peralta ed il capitano costretti a vivere in Florida sotto falsa identità a causa dei fattacci avvenuti nell’ultima stagione (non scriverò di più, altrimenti mi sgridate) e vi assicuro che anche questa volta si ride dal primo all’ultimo minuto. Una commedia fantastica, un demenziale che vi farà ridere senza bisogno di scomodare il turpiloquio o il sesso.
Lo scorso venerdì è iniziata anche la terza stagione del pluri-premiato Transparent, con Jeffrey Tambor fresco di Emmy che interpreta la transgender Maura Pfefferman. Una signora di terza età che ha passato le altre a fare l’uomo, prima di trovare il coraggio di cambiare. Il copione rimane lo stesso, con i Pfefferman alle prese con le loro vite strampalate e a povera Maura che cerca di mettere ordine un po’ dappertutto. Affronto questa nuova stagione con curiosità. Voglio vedere dove ci porteranno gli autori di Amazon, in una delle serie più chiacchierate e riuscite degli ultimi anni.
Tra ottobre e dicembre, possiamo anche aspettarci il nuovo inizio di un’altro grande successo di Amazon: Mozart in the jungle. La data ufficiale non è ancora stata rilasciata, ma secondo le voci di corridoio non dovrebbe mancare molto. Le prime due stagioni furono un vero spettacolo, vedremo se la prossima sarà all’altezza.
Molte – come sempre – le novità quest’anno. Come Pitch di Fox, che ha debuttato lo scorso giovedì con un’accoglienza piuttosto tiepida. Si tratta della storia di una ragazza che riesce a diventare una giocatrice di baseball dell’MLB (la serie A del baseball americano). Nonostante le critiche siano già piuttosto pesanti e gli ascolti siano stati piuttosto bassi, sono convinto che ci sia del buono. Merita le classiche tre puntate di test.
Altra serie che ha debuttato questa settimana è Notorius di ABC, che con Pitch condivide l’inizio lento e poco amato dalla critica ma che racconta, invece, le vicende di un’avvocato ed una produttrice televisiva che sfruttano le disavventure delle star per creare fama, successo e denaro. Solo che, qualche volta, le disavventure si trasformano in tragedia. Anche in questo caso credo che valga la pena aspettare un poco prima di dare giudizi. In ambo i casi, aspettatevi un articolo nelle prossime settimane.
C’è però ancora una novità che voglio condividere con voi prima di salutarci, e spero davvero che vi dimostri quanto mi stiate a cuore Voi e Spoiler Alert. Venerdì scorso c’è stata la premiere di una serie che si presenta come la novità più spaventosa di tutta la stagione: The Exorcist. Una serie TV interamente basata sull’omonima pellicola degli anni settanta che rubò il sonno ad un’intera generazione. In questa produzione Fox, che vede tra i suoi protagonisti la bravissima Geena Devis, si narrano le vicende dei due sacerdoti Tomas Ortega e Markus Keane, alle prese con una presenza demoniaca che ha preso possesso di una giovane ragazza di nome Kat.
Ebbene, prometto che guarderò l’episodio pilota di The Exorcist in questi giorni e, se non muoio d’infarto, ve ne parlerò la prossima settimana.
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