Apre Starbucks a Milano: la sorpresa inattesa

Questa mattina si sono aperte le porte del primo Roastery Starbucks a Milano, inaugurazione tra “pochi intimi” aperta esclusivamente alla stampa e agli ospiti in possesso di invito. I clienti potranno ammirare i 2300 metri quadri in piazza Cordusio soltanto domani, venerdì 7 settembre, dalle 9 alle 23, ma siamo disposti a scommettere che ci saranno tante sorprese e qualche delusione.
Starbucks, la sorpresa
Abbiamo tutti immaginato, dal momento dell’annuncio dell’apertura di una delle caffetterie più amate dai ragazzi e gli amanti delle stile a stelle e strisce di poter acquistare a Milano, come a New York, Londra o uno dei 3100 locali sparsi in 40 Paesi, un frappuccino o un caffè americano nel classico bicchiere bianco e verde con il nome scritto a mano e annunciato dalla voce squillante di uno dei dipendenti. Non sarà così. La Roastery Starbucks milanese sarà un locale molto chic, “pettinato”, come dicono a Milano, dove le tazze saranno vere, il caffè sarà un’esperienza sensoriale. Il percorso sarà guidato dal personale, reduce da 3 mesi di formazione, che dovrà illustrare le sfumature delle bevande agli aromi di gelsomino, cioccolato, caramello. I dolci proposti verranno preparati da Princi, il gelato da Alberto Marchetti. Insomma, nulla di quello che immaginavamo.
La location in piazza Cordusio
Elegante e imponente la location di Starbucks in piazza Cordusio. Nel palazzo d’epoca dove per anni abbiamo visto la sede centrale delle Poste Italiane, a pochi metri dal Duomo, ha trovato casa il nuovo tempio del caffè, All’esterno una terrazza arredata con gazebo, all’interno sculture di marmo di Toscana, pavimento di palladiana di marmo di Candoglia (quello che vediamo nella Cattedrale). Il bancone è di marmo, il forno a legna tipicamente italiano. Un inno al Made in Italy, tanto gradito quanto inatteso.
Il format di Howard Schults, Mr Starbucks
Starbucks nasce come caffetteria dopo una viaggio di Howard Schults, l’inventore della famosa catena, a Milano nel 1983. Rimane affascinato dal nostro concetto di bar, dove clienti e baristi chiacchierano e dove le persone si fermano più a lungo dello stretto necessario per leggere il giornale, incontrare gli amici, chiacchierare. All’estero all’epoca un luogo simile era impensabile, così Mr Schlts decide di creare uno stile di quotidianità travestito da bar. Ecco che nasce il primo Starbucks, il luogo dove era possibile ordinare un caffè e fermarsi a lavorare, dare appuntamenti ad amici e colleghi, organizzare colloqui di lavoro o mini riunioni. Negli store si trova wi-fi, prese per la corrente, tempo e spazio per trascorrere qualche ora della propria giornata senza obblighi e senza formalismi.
La rivisitazione italiana
Come abbiamo visto, lo stile conosciuto sinora non verrà ritrovato in piazza Cordusio. Per quello dovremo aspettare ancora qualche mese: entro la fine dell’anno sono previsti nuovi punti vendita, più piccoli, dove trovare Frappuccino e caffè americano nei bicchieri di plastica. Nel Roastery Starbucks di Cordusio sarà possibile ordinare un espresso (a un euro e 80 centesimi), un cappuccino (a 4 euro e 50), una degustazione di Starbucks riserve a 14 euro. Non va meglio con i cocktail, che avranno prezzi dai 12 ai 16 euro, o per il vino, con prezzi che vanno dagli 8 ai 18 euro a calice.
In linea con il nuovo trend inaugurato da Carlo Cracco in galleria, le proposte culinarie in centro si presentano tanto affascinanti quanto care; da domani per aperitivo, pizza, caffè in zona Duomo dovremo prevedere una spesa dai 40 ai 100 euro a persona. Coperto e bevande escluse, naturalmente.
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