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La Mela RossaRubriche
Home›Rubriche›La Mela Rossa›Stefania Lo Gatto: la leonessa gentile

Stefania Lo Gatto: la leonessa gentile

By Sabrina Antenucci
7 Maggio 2017
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Disarmante. L’aggettivo che sembra calzarle come un abito su misura non può che essere questo: disarmante. Perché si può essere prevenuti, avere preconcetti su molti aspetti della sua vita, essere diffidenti o ostili, ma quando si conosce Stefania Lo Gatto ogni barriera cade di fronte alla sua spontaneità, la sua gentilezza, il suo carisma, ma soprattutto la dote che la rende unica: una incredibile coerenza.

Stefania Lo Gatto è una delle donne più potenti del network marketing mondiale. È bella, intelligente, carismatica, simpatica, elegante, ricca. Insomma, ha tutte le caratteristiche per far venire un attacco di orticaria ai pettegoli e agli invidiosi. Ma se si ha la fortuna di incontrarla e di parlarci è impossibile mantenere un atteggiamento ostile. È divertente, educata, umile, ma soprattutto dotata di un’energia talmente contagiosa che dopo 3 minuti ti ha convinto che puoi ottenere quello che vuoi. Impegnandoti, certo; ma il racconto della sua vita ti fa sembrare tutto possibile, fa diventare la frase “mai dire mai” (una delle sue preferite) un mantra da recitare quotidianamente.

 

Stefania Lo Gatto è una di quelle persone che sembra nata con la camicia. Bella famiglia, studi esclusivi, un matrimonio da sogno con quello che sembra il principe azzurro, tre figli meravigliosi. Nel 2013, quando la sua vita perfetta sembra consolidata, la doccia fredda. Il matrimonio finisce, così come la vita dorata e ogni forma di sicurezza. Stefania si ritrova sola con i suoi bambini, senza lavoro, senza denaro. Mi soffermerei su questo punto: quando scrivo “senza denaro” non intendo “senza denaro per vivere nel lusso” Intendo letteralmente senza denaro, senza soldi per le spese quotidiane, la sopravvivenza.

Sola, senza un lavoro, con 3 figli e debiti da pagare. Cos’hai fatto a quel punto?
“Ho fatto il punto della situazione. Non avevo una professione, non sapevo fare nulla. Parlavo 4 lingue e non le sapevo scrivere, non avevo mai lavorato. Ero “solo” una mamma. Non potevo nemmeno arrendermi alla disperazione, avevo tre figli da crescere e mantenere. Dovevo ricominciare da zero, nella vita privata e nel lavoro. Mi sono rimboccata le maniche, ho preso tutti i miei risparmi e sono andata a Las Vegas a seguire un corso di Eric Worre”

Aspetta, facciamo un passo indietro. Come sei arrivata a quel corso?
“ Un anno prima del mio divorzio un’amica mi propone Monavie, una miscela di antiossidanti tra cui la bacca di Açai e la bacca di Goji. La provo e ne parlo con la mia insegnante di Pilates e qualche conoscente, mi chiedono di ordinarla anche per loro. Inizio per gioco a dare una mano alla mia amica, che in cambio mi propone il 50% del guadagno. Dopo poco divorzio, e la mia amica (un’amicizia in comune con il marito, ndr) interrompe la collaborazione. Ho bisogno di una mano e mi ricordo di un ragazzo conosciuto durante una riunione di Monavie che mi aveva dato un sacco di spiegazioni; decido di contattarlo e di chiedergli aiuto per iniziare una collaborazione diretta con l’azienda. Scopro il libro di Eric Worre (il guru del network marketing, ndr) e capisco che se voglio diventare indipendente devo studiare e imparare la professione, quindi parto per Las Vegas”

E inizi la tua scalata al successo. Arriva subito?
“Assolutamente no. Inizio con un piccolo stipendio, poi cresco. Ma arriva luglio, le persone vanno in vacanza e il mio lavoro si ferma. A quel punto penso che non ci sia un futuro e mi metto a cercare un lavoro d’ufficio. Ma prima approfitto di un viaggio premio che ho vinto e vado a Varsavia. Sai qual era la mia idea?

Di andare a fare la turista?
“No, di cercare il principe azzurro. Mi andava male il lavoro, ho pensato di focalizzarmi sulla vita privata. Ma evidentemente non era quella la mia strada. Ho assistito alla presentazione di una persona che mi sembrava “sgangheratissima” e ho avuto un moto d’orgoglio. “Se ce la fa lui ce la posso fare anche io!” ho pensato. E mi sono rimessa a lavorare. Meno male che non ho mollato… E sai qual è l’immagine che mi ha aiutata?

Non riesco ad immaginarla
“Hai presente l’immagine del gatto che si specchia e vede un leone? Io mi chiamo Stefania Lo Gatto, ho pensato fosse fatta apposta per me. Mi sono comportata come una leonessa che va a caccia per portare cibo ai suoi cuccioli. I miei figli sono sempre stati la mia più grande motivazione”

Ha funzionato?
“Certamente. In meno di un anno fatturavo 10mila euro al mese”

Quindi niente principe azzurro?
“Ho trovato anche quello. Il ragazzo gentile che mi aveva aiutata all’inizio, Danien Feier, era diventato il mio leader. Mi ha corteggiata per un anno, poi ho capitolato. Oggi è mio marito”

Possiamo dire che la ricetta di Stefania Lo Gatto per superare i momenti difficili è l’impegno?

“In certi momenti se avessi saputo fare altro avrei mollato. Ma ho reagito, se vengo provocata io reagisco. Ho avuto un altro momento difficile durante la mia carriera, ho dovuto affrontare la cattiveria della gente. Mi accusavano di avere successo solo grazie a Danien, mio marito, che è un direttore di successo di Jeunesse. Ho superato mio marito e ringrazio le malelingue. Mi hanno dato lo stimolo necessario a fare meglio”

Ora gestisci un gruppo di più di 53mila persone, hai creato reti in 60 Paesi nel mondo e alle convention condividi il palco con persone del calibro di Tony Robbins, Richard Branson e Eric Worre; sei entrata nell’Olimpo dei Million Dollar Owner e sei Diamond Director di Jeunesse. Che programmi hai per il futuro?
“Voglio aiutare le donne. Io so cosa vuole dire guardare i propri figli e non sapere dove andare a parare. Voglio aiutare le donne, non solo nella mia azienda. Voglio spronarle a rialzarsi, a non cedere, a cercare sempre una soluzione. Quello che non succede in due anni può succedere in due giorni, io l’ho provato sulla mia pelle.

Qual è il tuo segreto?
“La Fede in Dio.”

Come ti vedi tra 5 anni?
“Ho pagato i miei conti, non ho più debiti. Tra 5 anni vorrei vivere di rendita passiva, sempre in Jeunesse ma molto meno impegnata, con uno o due dei miei figli in azienda che raggiungono risultati anche migliori dei miei. Io voglio aiutare gli altri ad avere successo, quando ricevo messaggi che mi dicono cose come “Grazie Stefy, ho comprato il passeggino” oppure “sono uscita a cena” o anche “ho comprato le scarpe che volevo” io mi sento felice, appagata”

Che foto vuoi che metta nell’articolo?
“Prendi quelle che preferisci, ma ti prego non quella che ha postato Danien ieri: mi fa i coscioni”

 

Quasi quasi io quest’intervista la intitolo “Stefania Lo Gatto: come guadagnare 3 milioni all’anno e non smettere di essere una di noi”

(per conoscere meglio Stefania Lo Gatto potete visitare il suo sito o la sua pagina Facebook) 

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