Storico Milan, poker alla Juve

Un vero trionfo: il 4-2 che il Milan ha rifilato alla Juventus nel rimbombante vuoto di San Siro ha in sé qualcosa di epico. Nella rimonta incredibile operata nel secondo tempo ai danni dell’eterna rivale, ma anche nell’abbondanza di reti segnate, quattro, che i rossoneri non riuscivano a segnare alla Juve da oltre 40 anni, ovvero dal 12 marzo 1989, un netto 4-0 a opera del ‘grande Milan’ di Arrigo Sacchi e dei tre olandesi.
Rossoneri umili, vittoria del gruppo
Quella ottenuta dalla squadra di Stefano Pioli è stata la vittoria di una squadra umile, che ha saputo mettere un gruppo di singoli di non grandissima qualità al servizio di un gruppo che, grazie anche al nuovo tecnico, si è fatto solido e roccioso, temprato dalle avversità di un inizio di stagione sciagurato e dalle decisioni di una dirigenza disorganizzata e, a tratti, perfino incompetente.
Una rimonta epocale: da 0-2 a 4-2!
Doopo un primo tempo sfilacciato, con una Juve lievemente superiore, ma un gol di Zlatan Ibrahimovic annullato per fuorigioco, il Milan nella ripresa è andato sciaguratamente sotto per due volte, due stoccate all’inizio del secondo tempo che avrebbero piegato chiunque, con Adrien Rabiot e Cristiano Ronaldo a sfruttare due clamorose topiche della difesa milanista e Gianluigi Donnarumma troppo dentro ai pali in occasione del capolavoro di Rabiot, ecco la immediata e inesorabile rimonta milanista, iniziata con un rigore di Ibrahimovic, assegnato per gli ormai consueti e cervellotici falli di mano (nell’occasione il mai rimpianto ex Leonardo Bonucci), e proseguita nel giro di pochi minuti con il carneade Franck Kessié e, pochi secondi dopo, con l’ancor più sorprendente Leao. Infine, a suggellare il poker, Ante Rebic, bravo a girare in rete un assist di Jack Bonaventura cui un pessimo Alex Sandro aveva gentilmente concesso un pallone smarcato.
Il Milan tiene aperto il campionato
Per la Juve una inattesa bocciatura avvenuta pochi minuti dopo l’incredibile ko della Lazio che pareva avere cucito sulla maglia bianconera il nono scudetto consecutivo, e la prospettiva della difficile sfida con l’Atalanta. Per il Milan l’ennesimo risultato positivo post-Covid, che la elegge a seconda forza del campionato dopo la squadra bergamasca dalla ripresa del torneo: il prossimo ostacolo ora si chiama Napoli.
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