Stuprarono e rapinarono studentessa polacca, a processo due romeni che dormivano nei condotti della metro

Il pm di Milano Gianluca Prisco ha chiesto la condanna a 12 anni e 10 mesi di carcere per Orhan Suliman, un romeno di 21 anni che, assieme ad un connazionale, l’8 giugno dello scorso anno stuprò e rapinò a pugni una studentessa polacca di 23 anni che era nel capoluogo lombardo nell’ambito del progetto universitario Erasmus.
La richiesta è stata formulata nell’ambito del processo con rito abbreviato davanti al gup di Milano Paolo Guidi, mentre l’altro romeno di 22 anni, Taner Curt Omer, assistito dal legale Marco De Giorgio, ha scelto la strada del rito ordinario ed è stato mandato a processo con udienza fissata per il prossimo 23 giugno davanti alla quinta sezione penale.
Il pm ha chiesto 12 anni e 10 mesi di reclusione (la sentenza è attesa per il 29 aprile prossimo), senza che tra i due reati contestati, la violenza sessuale e la rapina, venga applicata la continuazione che prevedrebbe una diminuzione della pena totale.
Il magistrato, invece, ha chiesto il «cumulo materiale» delle pene per i due reati: 6 anni e 10 mesi per la violenza sessuale che vanno sommati ai 6 anni per la rapina. Una linea già seguita dall’ufficio del pm che, tra l’altro, aveva chiesto in passato una condanna ad oltre 100 anni di carcere per uno stupratore seriale con la tesi del «cumulo» che poi ha retto fino in Cassazione.
La studentessa, che studiava Economia all’Università Bicocca nell’ambito dell’Erasmus, era arrivata a Milano il 24 febbraio del 2014 e sarebbe dovuta ripartire per la Polonia il 26 giugno successivo, ma la notte dell’8 giugno, quando era uscita da poco da un locale in via Tito Speri, era stata avvicinata dai due romeni. In piazza Santissima Trinità, poi, i due, secondo le indagini, l’avevano
spinta dentro un cespuglio, colpita al volto con una serie di pugni e violentata ripetutamente. Poi le avevano portato via anche la borsa, il telefono, i soldi e le chiavi di casa.
I due romeni, che dormivano nei condotti di areazione della metropolitana e che hanno precedenti per rapina, erano stati arrestati tra il luglio e l’ottobre scorso. La ragazza, che dopo la brutale aggressione e la denuncia era subito rientrata in Polonia, ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento e oggi era rappresentata dal suo legale.
Latest posts by Redazione (see all)
- “Raffa in the Sky” è una nuova opera ispirata a Raffaella Carrà - 12 Febbraio 2023
- Mangiare al Museo, a Milano - 27 Gennaio 2022
- La Calisto di Cavalli per la prima volta alla Scala - 25 Ottobre 2021
Bravo Antonio Murzio per come hai trattato la notizia! Come ci hanno insegnato Camilla Gaiaschi e Maria Teresa Manuelli nel corso deontologico dell’Ordine dei giornalisti che si è tenuto a Lodi sabato scorso su iniziativa di Snoq Lodi e Giulia Giornaliste, non sono state usate immagini di una giovane seminuda con vestiti a brandelli e nel ‘ruolo’ di vittima, né sono state fatte illazioni alcune nei confronti della vittima. Solo il fatto nudo e crudo!