Terza serata in quel di Sanremo

Si è arrivati al giro di boa al Festival di Sanremo, siamo alla terza sera. Nella seconda serata si è incassato un calo di pubblico dal record della prima, ma è un calo fisiologico. La curiosità della presenza di Maria De Filippi è un po’ calato e anche l’alchimia con la regina di Mediaset e il calimero targato mamma rai ne ha risentito.
Gli appuntamenti si accavallano, quattro giovani, 16 big che cantano le cover e 6 big che devono essere valutati e 4 ripescati. In più ospiti perlopiù inutili e molta, molta pubblicità.
Il palco di Sanremo è pronto, si parte con i giovani, Maldestro, Tommaso Pini, Valeria Farinacci e Lele. I migliori sono Maldestro e Lele, che passano il turno.
Si aprono le danze con il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna, che ci fa tornare tutti un po’ bambini con un mix di canzoni che hanno decretato l’importanza delle canzoni per i bambini che nacquero in quel di Bologna.
E poi sul palco di Sanremo arrivano le cover. Apre le danze Chiara con Diamante di Zucchero. Un po’ rigida, la voce di Chiara da il suo meglio con i brani in inglese. Secondo cantante è Ermal Meta che presenta una bellissima canzone di Modugno, Amara Terra Mia. Splendido omaggio e lui straordinario cantante. Passa il testimone a Lodovica Comello che si cimenta con Le Mille bolle blu…lascia perdere, Lodovica torna nel mondo Disney! Dopo arriva Al Bano che propone Pregherò, di celentanesca memoria. La voce purtroppo non è più quella di una volta. Peccato.
Arriva un’ospite speciale, un’ostetrica di 92 anni che ha fatto nascere oltre 7600 bambini, Maria Pollacci. Dopodiche sul palco viene ospitata l’Orquesta dei Reciclados de Cateura, testimonial Unicef, che prende vita con strumenti musicali realizzati in discarica e formata solo da bambini e ragazzi. Propongono Libertango di Astor Piazzolla. Meravigliosi.
La classe della Mannoia propone una versione raffinata ed elegante di Sempre e per sempre di De Gregori, accompagnata da Danilo Rea. Arriva poi Crozza che imita Papa Francesco. Questa sera meno peggio del solito. Si torna alla gara con uno dei più inutili dei nuovi cantanti, Alessio Bernabei. Cerca di proporre un vecchio brano di Bennato, Un giorno credi. Ma l’unico che ci crede è lui. Uno strazio. Per fortuna arriva Paola Turci che propone Un’emozione da poco, di Anna Oxa. Strepitosa.
Poi è tempo di ospiti internazionali, è tempo di Mika. Gioca un po’ con l’orchestra e con la sua voce, ed è grandioso. E’ ancora tempo di gara ed è il turno di Gigi D’Alessio che interpreta un vecchio brano di Don Backy, L’immensità. Brano difficile che l’orchestra nobilita ma che lui non ci mette niente a rovinare. Si prosegue con Susanna, vecchio brano di Celentano, proposto da Francesco Gabbani. Ha cambiato colore al maglioncino ma la grinta c’è sempre. Alessandro Gassman e Marco Giallini presentano il loro nuovo film ed anche Marco Masini che ripropone Signor Tenente del compianto Faletti. Completamente diversa dall’originale ma è ugualmente un pugno allo stomaco. Bravo Faletti e bravo Masini.
Michele Zarrillo riprende un brano di Miguel Bosè di tanti anni fa, Se tu non torni. Tranquillamente, ma cantata sempre con grande classe. Arriva poi sul palco Elodie con un bellissimo brano di Cocciante, Quando finisce un amore. Le ripetizioni di Emma la stanno facendo diventare un suo clone…ed è tutto dire. Fredda e piatta. Arrivano poi sul palco Annabelle Belmondo e Anouchka Delon, la prima nipote di Jean Paul e la seconda figlia di Alain. Non si capisce l’utilità di queste due signorine, comunque…
Ancora gara e torna sul palco Samuel che canta Ho difeso il mio amore, dei Nomadi. Da dimenticare. Sergio Sylvestre ci propone Vorrei la pelle nera di Nino Ferrer, accompagnato dai Soul System. Una grande occasione buttata nel cesso, spesso fuori tempo e improvvisati. Ancora De Gregori per Fabrizio Moro con la bellissima La leva calcistica della classe ’68. Non male, porta a casa il brano senza troppo strafare. Si chiude il capitolo cover con il giovane Michele Bravi, che canta La stagione dell’amore di Franco Battiato. Non se ne capisce il senso… La serata delle cover viene vinta da Ermal Meta, seconda Paola Turci e terzo Marco Masini. Sicuramente i migliori della serata.
Stasera Maria sembra più sciolta ma è vestita sempre peggio. Nessuno le cura il look? Conti invece ride sempre… penserà al saldo del suo c/c? Tornano anche Luca e Paolo sul palco dell’Ariston. Le solite battute, le solite finte liti… e basta! Il lungo pippone con Maria De Filippi è veramente imbarazzante…
Ricomincia un’altra gara, per ripescare gli eliminati delle prime due serate. Vengono riammessi al circo sanremese Bianca Atzei, Ron, Giusy Ferreri e Clementino. Eliminate giustamente le due coppie in gara, Nesli con Alice Paba e Raige con Giulia Luzi.
In fine di serata un grande artista a chiudere le performance dell’appuntamento da Sanremo, l’italoamericana LP. Simpatica, una grande voce e brava autrice. E un’altra serata è passata negli archivi…. l’arrivo è sempre più vicino.
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