Verso Sud come lemming senza coscienza

La calata dei lemming nel Meridione d’Italia prosegue. La paura folle del Coronavirus o, peggio ancora, la prospettiva di una ‘vacanza in famiglia’, ha potuto, per tanti, più del buon senso. E così, come la leggenda che vede migliaia dei piccoli mammiferi del Nord suicidarsi in massa lanciandosi in mare da alte scogliere, ecco che in decine di migliaia hanno deciso di abbandonare una Milano ritenuta erroneamente inospitale, per prendere la via di un Mezzogiorno che questa ondata di rientri non attendeva e non è pronto tuttora a ricevere, soprattutto da un punto di vista sanitario. La sospensione dei treni notturni è stata un passo inevitabile ma tardivo, e comunque insufficiente.
La classe (non più) dirigente
Ed è un peccato che la stragrande maggioranza di questi fuggitivi sia quella che, fino a pochi giorni fa, era considerata quasi una ‘elite’, quella degli studenti arrivati a Milano per diventare la classe dirigente di domani. Professionisti in pectore, cervelli ‘freschi’ e pronti a inserirsi nel mercato del lavoro. E invece eccolì lì, in fuga disordinata e becera, alla disperata ricerca del ‘piatto di mamma’ e di un abbraccio familiare, secondo la voce di chi, tenero, ha cercato inutilmente di difenderli. Difese però non ne hanno: sono adulti, senzienti e consenzienti, oltre che votanti. In questi giorni invece, si sono trasformati in possibili esportatori di virus, andando a infettare proprio quei parenti e amici dei quali pare sentano tanto la mancanza.
Rischio contagio per parenti e amici
Il fatto che qualcuno dei transfughi, forse la maggior parte, si sia autodenunciato alle autorità, non migliora la situazione. Bisognerà capire come e in che modo verrà realizzata e rispettata la quarantena, e vedere se, durante il viaggio in treni affollatissimi, il virus non abbia avuto modo di diffondersi ancora maggiormente, anche perché, come è noto, la comparsa dello stesso, auspicando non ci sia, non arriverebbe prima di qualche giorno, e di conseguenza gli ‘immigrati di ritorno’ avrebbero tutto il tempo di contagiare tutti coloro che avrebbero incontrato sulla propria strada.
Solo in Sicilia, in questi giorni, le ‘autodenunce’ sono state oltre 30mila, mentre dal 12 marzo, e quindi nel giro di 48 ore, sono state 3000 le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione online per dichiarare di essere rientrate in Puglia dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, mentre dal 29 febbraio gli stessi moduli consegnati sono stati 16.545.
Saluti, buon viaggio e cercate di non tornare.
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