“Vieni a ballare…” al Carroponte: Caparezza in tour a Milano

Il Museica Tour parte II prosegue inarrestabile unendo l’arte, la musica e l’ironia del più sfacciato cantautore degli ultimi anni sulla scena italiana: Caparezza.
Annunciata da poco una nuova data a Milano, Venerdì 4 settembre. Il “Signor RezzaCapa” ribalterà il palco del Carroponte di Sesto San Giovanni, con uno spettacolo a 360° e non solamente un concerto: non si limiterà alla musica, ma vi trascinerà in un vero e proprio viaggio nella storia e nell’arte.
Caparezza con i suoi spettacoli dal vivo riesce ad unire la sua sorprendente cultura, la musica e spettacolo, con scenografie irriverenti e soprattutto mai lasciate al caso: ogni suo concerto segue un filo logico e un tema diverso per ogni tour.
Il Museica Tour che arriverà a settembre a Milano parla d’arte e di storia, incontrando un Caparezza pittore e proseguendo con incontri ironici, ma significativi, con alcuni personaggi storici e letterari connessi ai temi di alcune sue canzoni e rivisti in chiave comica: da un Hitler definito il primo Social Network per la sua ‘indole’ a odiare tutto e tutti a Andy Warhol, passando per un Botticelli che scherzosamente viene definito il primo rapper, per l’uso del nudo femminile nel promuovere le sue opere.
“Non per la politica dovete odiarmi, non per la voce nasale” (Kevin Spacey, 2011), ma questo artista così poliedrico è amato e odiato: personaggio senza mezze misure che non può rimanere nell’indifferenza di chi incappa nelle sue canzoni; si tratta di un artista che va compreso a fondo e non solo ascoltato.
Socialmente impegnato lui – lo si vede anche ritratto in alcune foto con una maglietta di “Libera contro le mafie” – e impegnati anche i testi delle sue canzoni, non sono le solite futili canzonette hip hop, sentite e risentite e dai temi scontati.
“Non siete Stato voi” è la canzone di accusa nei confronti di coloro che detengono il potere, tra i suoi pezzi forse la più commovente per la rabbiosa denuncia nei confronti dei potenti incapaci di farsi carico delle proprie responsabilità, parole cariche di rancore e malinconia nei confronti di una società corrotta e apatica: “Siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati come voi, che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio, e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio: Non sono stato io”.
Ma non è l’unica, Caparezza è la voce insolente di coloro che voce non hanno: da “Eroe – Luigi delle bicocche” a “Dalla parte del toro”. Michele ‘Caparezza’ Salvemini è un artista a tutto tondo che vi stupirà, vi divertirà, ma soprattutto vi farà riflettere.
“Trovo molto interessante la mia parte intollerante che mi rende rivoltante tutta questa bella gente”. E chi non ama la propria parte intollerante?
Lucrezia Lessio
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