Volto e collo: la seconda giovinezza
Uomini e donne del mondo moderno presentano caratteristiche fisiche decisamente migliori rispetto a quelle delle generazioni precedenti, sono più alti, forti, atletici e forse anche belli ma… invecchiano meglio?
I progressi delle scienze alimentari associati ad un migliore uso dell’attività fisica creano corpi più belli e resistenti anche al passare del tempo ma lo stesso non sempre è applicabile al nostro volto.
A livello del viso e del collo infatti non bastano sane abitudini ed una buona forma fisica.
Col passare degli anni il collagene e l’elastina della cute si riducono, i compartimenti adiposi profondi si svuotano e quelli superficiali si ispessiscono qualora il nostro peso sia in eccesso, la forza di gravità prende il sopravvento con un lento e graduale rilassamento della pelle verso il basso, le rughe aumentano sotto il peso di anni di espressioni di ogni genere.
Cosa possiamo fare allora per evitare di avere il corpo scolpito di un Dio Greco col viso invecchiato di un vecchio filosofo?
Sicuramente la prevenzione è utilissima ed in questo caso si tratta di cure anti-aging come il Plasma Ricco in Piastrine o le famose vitamine fino ad arrivare al collagene biostimolante.
In quest’ottica un trattamento che io considero un vero e proprio anti-aging anatomico è l’utilizzo dei fili di sostegno in acido polilattico a microconi opponenti. Questi fili spesso in passato sono stati accostati solo al concetto di soft-lifting, creando talvolta confusione sia nella terminologia che nelle aspettative dei pazienti. Ebbene il concetto di soft-lifting è sempre attuale ma solo per una cerchia ristretta di pazienti mentre se pensiamo agli stessi fili come ad un supporto inestensibile inserito al di sotto della cute e collegato alla cute stessa possiamo capire come il concetto si estenda a tutti quei casi in cui si voglia impedire il rilassamento cutaneo causa primaria dell’invecchiamento del volto e del collo. Questo è quello che io chiamo il “tie-concept” ovvero il principio della cravatta, infatti all’interno delle cravatte di gran qualità come le sette pieghe è presente un filo longitudinale che grazie alla sua inestensibilità impedisce il rilassamento e quindi la deformazione del tessuto stesso della cravatta come conseguenza della forza di gravità…vedete che lo stesso principio si può applicare al rilassamento della pelle, il filo inestensibile diventa tutt’uno con la pelle e la rimette in tensione grazie alla presenza dei microconi opponenti. Inoltre sappiamo che nell’essere umano attorno ad i fili si forma un manicotto di collagene di tipo 1, quello della cute sana, che migliora ulteriormente sia il sostegno che la qualità della pelle. Da quanto detto si evince che inserendo ogni anno (i fili si riassorbono in circa due anni) alcuni fili non solo rassodiamo la pelle del volto e del collo ma anche ne ritardiamo notevolmente l’invecchiamento e lasciatemelo dire, la procedura è ambulatoriale e semplicissima.
Qualora siamo figli di un’altra generazione e la nostra età sia più avanzata con un rilassamento cutaneo già molto avanzato allora dobbiamo ricorrere a trattamenti un po’ più complessi come quelli chirurgici. Anche nell’ambito dei lifting però le cose sono cambiate e la conoscenza dell’anatomia associata a tecniche chirurgiche più precise ha migliorato notevolmente i risultati e la convalescenza di queste procedure. Oggi è possibile fare lifting estremamente naturali con ripresa della normale vita di relazione in tempi decisamente più brevi ma come sempre è impossibile dare indicazioni se non di massima in poche parole poiché solo una visita accurata presso un professionista completo potranno fornire le migliori indicazioni del caso ma non abbiate paura e non aspettate troppo tempo se volete che il vostro volto e collo siano in forma come il vostro corpo.
Franco Vercesi
Latest posts by Franco Vercesi (see all)
- Le mode passano, il buongusto resta - 12 Gennaio 2017
- Usiamo l’inverno per avere una bella forma in primavera - 7 Dicembre 2016
- Volto e collo: la seconda giovinezza - 17 Novembre 2016
